AFRICA/BENIN - Nuove braccia per San Camillo nella delegazione camilliana del Paese tra i meno sviluppati del mondo

mercoledì, 12 maggio 2004

Cotonou (Agenzia Fides) - Il 17 aprile scorso sono stati chiamati al ministero ordinato i camilliani Armand Assavedeo, Albert Hounsinou, Serge Hounsou, Dénis Kpatkana, Anicet Ametounou, Epiphane Nayeton, Kard Abathan, Guy-Gervais Ayite e Jonas Sodjo: i primi per il presbiterato e l'ultimo per il diaconato.
La cerimonia si è svolta nella chiesa Santa Teresa del Bambino Gesù e del Volto Santo di Godomey a Cotonou. E’ stata presieduta da Sua Eminenza il cardinale Bernadin Gatin, decano emerito del Collegio Cardinalizio e mons. Isidore de Souza, Arcivescovo emerito di Cotonou. Era presente anche padre Antonio Puca, attuale Superiore della provincia siculo-napoletana, provincia madre della giovane delegazione. Quest’avvenimento segna una tappa importante nella vita della Delegazione.
Sono passati circa quarant’anni da quando l’Ordine dei Servitori dei Malati ha aperto una missione in Benin, piccola nazione tra le più povere del mondo.
I pionieri avviarono la costruzione della casa di formazione di Sègbanou, paese vicino al seminario maggiore Saint Gall di Ouidah. I primi frutti sono arrivati il 19 settembre 1999 con i padri Raoul Ayiou, Marius Yabi e Huber Goudjinou. Da allora questa missione è diventata una delegazione, dove i giovani s'impegnano, sempre di più, per portare avanti il lavoro degli intrepidi missionari.
Nell’arcidiocesi di Cotonou, l’Ospedale La Croix di Zinvié riceve 11.200 malati l'anno e ha una capacità di 120 letti. E’ costituito da un consiglio di amministrazione, una direzione amministrativa, una direzione sanitaria promotrice e garante delle attività sanitarie (chirurgia + foyer Saint Camille, medicina, pediatria + cucina, laboratorio). Tutte queste strutture sono animate da una sessantina di persone tra le quali ci sono solo sei religiosi. Un’altra struttura presente nell’arcidiocesi è quella della comunità di Sègbanou con la casa in cui una ventina di giovani seguono la formazione sotto la guida di tre religiosi; il foyer di accoglienza per anziani (jardin saint Camille), e altre piccole strutture di assistenza alle popolazione limitrofe. Nel pieno centro di Cotonou si trova uno scolasticato dove i giovani religiosi, dopo la formazione del seminario, proseguono la formazione. Lì sono stati assegnati i fratelli Serge e Albert.
Nella diocesi di Abomey, 130 km a nord di Cotonou, l’istituto sanitario Saint Camille di Davougon comprende un centro antilebbra e antiburuli (90 letti); un dispensario (24 letti); un centro di promozione femminile (80 posti); un centro parrocchiale per 13 villaggi. Il centro è animato da una cinquantina di persone guidate da due religiosi francesi: Padre Bernard Moegle e padre Christian Steunnou ai quali si aggiungeranno i Frati Denis e Anicet.
Come si vede, la vigna è grande (c'è in vista l'apertura verso il Nord) ma le braccia sono limitate, preghiamo dunque il Padrone della vigna di dare sempre tante braccia a San Camillo per la sua missione di amore. (AP) (GG/YB) (12/5/2004 Agenzia Fides; Righe:40; Parole:469)


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