ASIA/INDIA - CENTO ANNI DI PUBBLICAZIONI PER “NIROPYA”, IL MENSILE CATTOLICO CHE PIACE ANCHE AGLI INDU’

venerdì, 9 maggio 2003

Pune (Agenzia Fides) – E’ la seconda rivista più antica dell’India: il mensile Niropya (che significa “Messaggero”), con sede nella città di Marathi, nello stato indiano del Maharashtra, ha compiuto cento anni di pubblicazioni, e ha ricevuto felicitazioni da fedeli cattolici e indù.
La rivista, gestita dai padri gesuiti, ha una tiratura di 25mila copie e presenta una varietà di temi e di interventi che vanno dal dialogo interreligioso alla questione dei diritti delle donne, interessando lettori cristiani ma anche di religione indù. Negli ultimi vent’anni il mensile, prima utilizzato soprattutto per la formazione, ha oltrepassato i confini del distretto di Ahmed Nagar – dove è nato ed è stato diffuso per lungo tempo – e ha cominciato a circolare in tutto lo stato del Maharashtra.
“Il responso del pubblico è davvero incoraggiante”, afferma il padre gesuita Joe Pithekar, attuale direttore. “Intendiamo dare sempre maggiore spazio a questioni sociali e religiose”, racconta indicando un progetto di modernizzazione della rivista, per renderla adeguata alle sfide della Chiesa indiana nel terzo millennio. Secondo padre Joe, Niropya è molto importante: “Oggi molte idee circolano grazie alla stampa, dunque abbiamo il dovere di far circolare idee e valori cristiani. Non è possibile per noi tenere un discorso a 25mila persone; con Niropya questo diventa possibile”.
Il mensile venne fondato nel 1903 da padre Henry Doering, gesuita tedesco che nutriva grande passione per le comunicazioni sociali. La prima edizione aveva otto pagine, si chiamava “Messaggero del Sacro Cuore” ed era distribuita gratuitamente. Più tardi la testata fu cambiata in Niropya che in lingua locale significa “Messaggero”.
Con la Prima Guerra Mondiale i tedeschi furono espulsi dall’India e anche padre Doering dovette abbandonare il paese. Niropya interruppe le pubblicazioni, ma solo temporaneamente. Nel 1927 p.Doering fece ritorno in India e ricominciò a pubblicare la rivista da Pune, dove risiedeva.
Il mensile divenne un vero e proprio strumento a servizio della diocesi di Pune, e fu curato dai padri gesuiti Schubigger e Stark fino al 1970. Poi la responsabilità passò a padre Prabhudhar che lo pubblicò per i successivi 15 anni, dando un taglio giornalistico più moderno all’impostazione della rivista, con vivacità di temi e dibattiti. Ciò venne molto apprezzato dai lettori e il mensile registrò forte crescita e diffusione. Tale impostazione è quella che, con le necessarie modifiche, permane ancora oggi. (PA) ( Agenzia Fides 9/5/2003 lines 35 words 432)


Condividi: