AMERICA/HAITI - PROGETTI PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DELLE COMUNITÀ AGRICOLE E PROMUOVERE L’ALFABETIZZAZIONE NELLE CAMPAGNE

mercoledì, 2 aprile 2003

Port-au-Prince (Agenzia Fides) - Fra tutti i Paesi americani, Haiti occupa l'ultimo posto nella graduatoria dell'Indice di sviluppo umano dell'ONU. La maggioranza dei suoi otto milioni di abitanti è impiegata nell'agricoltura, ma le terre non sono sufficienti e i contadini non possono sopravvivere con i soli raccolti. Alcuni gesuiti lavorano per migliorare le condizioni dei poveri nelle campagne e costruire un avvenire migliore per Haiti, la "perla delle Antille". Da venticinque anni, un progetto di animazione per le comunità agricole (PARA: Projet d'animation rurale agricole), diretto da P. Mathurin Charlot SJ nel villaggio di Dulangon, sperimenta nuovi metodi di produzione semi-industriale insieme a un uso più efficiente delle acque. Promuove inoltre un'agricoltura biologica e dà importanza alla riforestazione. Quest'aspetto è cruciale in un Paese dove l'erosione delle terre arabili e la scarsa ritenzione delle acque piovane sono gravi conseguenze della deforestazione (il carbone da legna costituisce il principale combustibile per la preparazione dei pasti).
Alla sera una piccola scuola accoglie i contadini il cui tasso d'analfabetismo raggiunge il 60%. "Tutti i nostri programmi e progetti sono rivolti al benessere degli agricoltori", afferma Jérôme Charles che insieme a p. Jean-Marie Louis SJ fondò nel 1992 il Gruppo di sostegno allo sviluppo rurale (GADRU, Groupe d'appui au développement rural). Il gruppo conduce gli studi di fattibilità per i progetti finanziati dall'agenzia cattolica tedesca per lo sviluppo "Misereor" e accompagna la loro realizzazione. GADRU promuove anche un progetto di "agro-ecologia" ricercando uno sviluppo più sostenibile, in particolare nella conservazione del suolo. (S.L.) (Agenzia Fides 2/4/2003; Righe 19 - Parole 248)


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