VATICANO - Nella Giornata di preghiera per le Vocazioni il Papa ordina 26 sacerdoti: “Voi diventate sacerdoti in un'epoca in cui, anche qui a Roma, forti tendenze culturali sembrano voler far dimenticare Dio... Se sarete pieni di Dio, sarete veri apostoli della nuova evangelizzazione, perché nessuno dà ciò che non porta nel suo cuore”.

lunedì, 3 maggio 2004

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - “Voi diventate sacerdoti in un'epoca in cui, anche qui a Roma, forti tendenze culturali sembrano voler far dimenticare Dio, soprattutto ai giovani e alle famiglie. Ma non abbiate paura: Dio sarà sempre con voi! Con il suo aiuto potrete percorrere le strade che conducono al cuore di ogni uomo ed annunciargli che il Buon Pastore ha dato la vita per lui e lo vuole partecipe del suo mistero di amore e salvezza.” E’ l’esortazione che il Santo Padre Giovanni Paolo II ha rivolto ai 26 diaconi della Diocesi di Roma durante la Celebrazione Eucaristica per la loro ordinazione presbiterale, che si è svolta nella Basilica Vaticana domenica 2 maggio, IV Domenica di Pasqua, Giornata mondiale di Preghiera per le Vocazioni.
“La liturgia ci invita quest’oggi a fissare lo sguardo su Cristo Buon Pastore... Il Figlio unigenito del Padre, il Buon Pastore dell’umanità, morto in Croce è risorto il terzo giorno - ha ricordato il Santo Padre nell’omelia -. Questa è la Buona Notizia che gli Apostoli hanno recato a tutte le genti... Questo è il lieto annuncio che continua a risuonare, all’inizio del terzo millennio. Dallo sguardo ricolmo di compassione di Cristo, Buon Pastore risorto, ha origine nella Chiesa il dono e il mistero della vocazione al ministero pastorale.”
Il Papa ha quindi esortato i novelli sacerdoti a porre sempre Gesù al centro della loro vita, a restare in intima unione con Lui, “con la preghiera, la meditazione personale quotidiana, la fedeltà alla Liturgia delle Ore e soprattutto la devota quotidiana celebrazione dell'Eucaristia”... “Se sarete pieni di Dio, sarete veri apostoli della nuova evangelizzazione, perché nessuno dà ciò che non porta nel suo cuore.” (S.L.) (Agenzia Fides 3/5/2004 - Righe 19; Parole 286)


Condividi: