AMERICA/COLOMBIA - SECONDO CONGRESSO NAZIONALE DI RICONCILIAZIONE: COSTRUIRE TRA TUTTI LA PACE E PROGREDIRE VERSO UNA SOCIETA’ PIU’ UMANA E FRATERNA

mercoledì, 7 maggio 2003

Bogotà (Agencia Fides) – Si conclude oggi a Bogotà (Colombia), il Secondo Congresso Nazionale di Riconciliazione, promosso in occasione del 40° Anniversario dell’enciclica Pacem in Terris del Beato Papa Giovanni XXIII. L’iniziativa è della Conferenza Episcopale Colombiana, attraverso il Segretariato Nazionale di Pastorale Sociale (SNPS/Caritas Colombia), ed ha l’obiettivo di approfondire e sensibilizzare su questo tema affinché Vescovi, parroci, religiosi e uomini di buona volontà avvertano l’importanza di lavorare per la riconciliazione come una via per costruire la pace nella giustizia sociale e progredire verso una nuova società, più umana e fraterna.
Lunedì 5 maggio Mons. Renato Martino, Presidente del Pontificio Consiglio “Giustizia e Pace”, ha inaugurato il Congresso a cui partecipano circa 500 persone provenienti da tutte le regioni della Colombia. Oltre a Mons.Martino sono intervenuti al Congresso il Cardinale Pedro Rubiano Sàenz, Presidente della Conferenza Episcopale Colombiana; l’Arcivescovo di Tunja, Mons. Luis Augusto Castro; il Vescovo di Barrancabermeja, Mons. Jaime Prieto Amaya; il Difensore del Popolo, Eduardo Cifuentes.
La Colombia è una nazione che soffre una situazione critica, insanguinata da un conflitto sociale che dura da anni. Circa 3.000 persone sono state sequestrate solo l’anno scorso. Il 70% dei sequestri è attribuito alle FARC, il più vecchio e numeroso movimento guerrigliero del Continente con circa 17.000 combattenti, secondo i dati dell’Agenzia Zenit. Mentre si svolge il Congresso di Riconciliazione, i partecipanti hanno ricevuto la tragica notizia dell’assassinio del governatore di Antiochia, Guillermo Gaviria Correa, del suo Consigliere per la pace ed ex Ministro della Difesa, Gilberto Echeverri Mejia, e di otto militari che erano stati sequestrati e sono rimasti uccisi durante un fallito tentativo di liberarli. I Congressisti hanno manifestato forte condanna contro questa efferatezza “chiedendo con insistenza alle parti che considerino con serietà e discernimento la situazione attuale della Nazione”. Allo stesso tempo hanno riaffermato il loro “impegno di collaborare nella ricerca di un accordo giusto che rispetti le leggi del Paese”. Sua Santità Giovanni Paolo II appresa la notizia di queste tragiche vicende, ha inviato un messaggio di condoglianze nel quale esprime ancora una volta la sua più energica condanna per gli atti di terrorismo e trasmette le sue condoglianze ai familiari delle vittima, esortando “il popolo colombiano a proseguire nel suo cammino verso la sospirata pacificazione” (RG) (Agenzia Fides 7/5/2003; Righe 28 - Parole 370)


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