VATICANO - Il Papa ricorda il drammatico attentato a Madrid: “Soprattutto coloro che credono in Dio, Creatore e Padre di tutti gli uomini, devono sentirsi impegnati ad operare per l’edificazione di un mondo più fraterno e solidale, nonostante le difficoltà e gli ostacoli che possono incontrarsi”

lunedì, 15 marzo 2004

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Prima di recitare l’Angelus con i fedeli riuniti in piazza San Pietro, domenica 14 marzo, il Santo Padre ha ribadito la sua “assoluta condanna” per l’attentato terroristico a Madrid, esprimendo la sua partecipazione al dolore dei familiari delle vittime e la sua vicinanza nella preghiera ai feriti ed ai loro congiunti. “L’orrendo crimine ha scosso l’opinione pubblica mondiale - ha detto ancora il Papa -. Dinanzi a tanta barbarie si resta profondamente sconvolti, e ci si chiede come l’animo umano possa giungere a concepire misfatti così esecrandi.” Quindi, riferendosi alla “corale testimonianza di solidarietà” che si è levata nella Spagna e in tutto il mondo, Giovanni Paolo II ha così proseguito: “E’ proprio poggiando sul concorde contributo di tutte le forze sane del Continente che si può guardare avanti con fiducia e sperare in un futuro migliore. Soprattutto coloro che credono in Dio, Creatore e Padre di tutti gli uomini, devono sentirsi impegnati ad operare per l’edificazione di un mondo più fraterno e solidale, nonostante le difficoltà e gli ostacoli che possono incontrarsi in questo doveroso e indilazionabile cammino.”
Infine Giovanni Paolo II ha affidato alle mani materne di Maria, Vergine della misericordia, le vittime del terribile attentato terroristico: “A Lei domandiamo di proteggere e vegliare sulla cara Nazione spagnola, sull’Europa e sul mondo intero.” (S.L.) (Agenzia Fides 15/3/2004 - Righe 15; Parole 219)


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