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Zamboanga (Agenzia Fides) - Un apposito servizio per le comunicazioni con i mass media e un accordo con l’Università Statale di Mindanao Occidentale: sono le nuove iniziative del movimento per il dialogo interreligioso Silsilah (che significa “catena”), con sede a Zamboanga City, all’estremo Sud della penisola di Mindanao (Filippine Sud), dove opera attivamente per la conoscenza reciproca e la convivenza pacifica tra cristiani e musulmani. Il movimento è stato creato nel 1986 dal missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME) p. Sebastiano D’Ambra.
Oggi il movimento propone un bollettino informativo sulle attività interne al movimento, su seminari di formazione, diffondendo contenuti e insegnamenti sui temi del dialogo islamo-cristiano e della pace. Il nuovo servizio, che diffonderà notizie soprattutto via e-mail, per sfruttare le nuove frontiere della tecnologia e della globalizzazione, è diretto dalla regista filippina Marilous Diaz Abaya e coordinato a livello locale dalla prof.ssa Remedios Marmoleno, fino a poco tempo fa insegnante presso l’università dei padri gesuiti a Zamboanga.
La seconda iniziativa in cantiere è rivolta soprattutto alla formazione dei giovani, un aspetto che il movimento Silsilah cura in modo particolare, promuovendo seminari di educazione al dialogo e alla pace. Il movimento ha siglato un memorandum di intesa con la Università Statale di Mindanao Occidentale, che consentirà di organizzare seminari e iniziative comuni per promuovere i valori della tolleranza, libertà religiosa, rispetto, dialogo. L’Università ha offerto al Silsilah uno spazio specifico all’interno del campus, attraverso un accordo ufficiale firmato da Eldigario Gonzales, Rettore dell’Università, e P. Sebastiano D’Ambra.
Secondo padre D’Ambra, “il lavoro di educare alla pace richiede pazienza e ha un effetto nel profondo delle coscienze. Lo si fa nelle scuole, nel piazze, nelle famiglie. A Mindanao esistono diversi gruppi e organismi che lavorano per questo. Per noi di Silsilah il dialogo è un cammino spirituale che porta alla pace. La cultura del dialogo come via alla pace è recepita e accettata da cristiani e musulmani”.
(PA) (Agenzia Fides 9/3/2004 lines 343 words 354)
