ASIA ORIENTALE - Onu-droga: continua ad aumentare la diffusione delle sostanze stupefacenti nel Paese

giovedì, 4 marzo 2004

Roma (Agenzia Fides) - L’aumento del consumo di eroina comporta gravi problemi in Asia Orientale, regione in cui l’uso di droghe costituisce un importante fattore per la diffusione dell’Aids, in particolar modo in Cina.
Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, il numero dei tossicodipendenti sta aumentando sia nel paese asiatico che ad Hong Kong e l’eroina continua ad essere la droga più consumata, anche, se rispetto agli anni passati, si è ridotta la coltivazione di oppio.
Questa infatti, dal 1996, è calata di quasi due terzi in Myanmar, secondo produttore mondiale dopo l’Afghanistan. Nel 2003 è stata registrata una riduzione del 24% della superficie coltivata, fino a 62.000 ettari, rispetto agli 81.400 ettari del 2002.
In Laos, terzo produttore mondiale, dal 1998 la superficie coltivata con l’oppio è diminuita del 55%, mentre nel 2003 del 15%, fino ai 12.000 ettari, rispetto ai 14.100 del 2002.
Il calo della produzione di oppio ha portato una conseguente riduzione del consumo anche se molti dei tossicodipendenti sono passati all’eroina.
Tuttavia il traffico e il consumo di anfetaminici nell’Asia orientale continua ad aumentare.
Queste sostanze si fabbricano soprattutto in Cina, in Myanmar, e nelle Filippine.
Negli ultimi anni, si è verificato un uso indebito di metanfetamina nella maggior parte dell’Asia Orientale e Sudorientale, ed è la droga più usata in Giappone, Corea e Tailandia. L’abuso di metanfetamina è responsabile di modificazioni cerebrali durature associate a deficit della coordinazione motoria e della memoria. Inoltre è stato scoperto che in Cambogia ne fanno uso anche i bambini di strada in età scolare. Aumenta anche il consumo di ecstasy che arriva dall’Europa; mentre la cannabis continua ad essere la droga preferita in Australia e Nuova Zelanda. (AP) (4/3/2004 Agenzia Fides; Righe:25; Parole:291)


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