OCEANIA/AUSTRALIA - La nuova legge sull’aborto è un “tradimento dell’umanità”, dice l’Arcivescovo Denis Hart

lunedì, 13 ottobre 2008

Melbourne (Agenzia Fides) – Una sconfitta per la vita, per la società, per la convivenza civile. Un autentico “tradimento dell’umanità, della donna, degli innocenti bambini non-nati”. Così l’Arcivescovo di Melbourne, Mons. Denis Hart, ha definito, in un discorso colmo di amarezza che l’Agenzia Fides apprende dalla Chiesa locale, la recente approvazione della Legge sull’Aborto nello stato australiano di Vittoria.
L’Arcivescovo ha notato che la legge non servirà a ridurre la percentuale degli aborti clandestini nello stato, ma che sarà lo strumento per uccidere oltre 20.000 bambini all’anno, ai quali sarà negato il diritto alla vita.
La comunità cristiana ha accolto con disappunto il parere favorevole del Parlamento statale, che ha dato il via alla nuova legge sull’aborto. I cristiani hanno organizzato nei giorni sorsi marce e veglie di preghiera per sensibilizzare la popolazione, l’opinione pubblica e le autorità politiche sul tema (vedi Fides 6/10/2008). Ma la discussione in Parlamento, dopo una dibattito-maratona prolungatosi fino all’8 ottobre, si è conclusa con un voto favorevole al provvedimento, anche se i due maggiori partiti si sono divisi al loro interno fra favorevoli e contrari.
Nelle comunità cristiane di tutte le confessioni circola grande delusione. L’Arcivescovo ha comunque sottolineato, con una decisione definita “irrevocabile”, che gli aborti non saranno effettuati in ospedali o strutture sanitarie cattoliche, chiedendo che ai medici cattolici operanti in strutture pubbliche sia concessa la possibilità dell’obiezione di coscienza.
Alle parole di Mons. Hart si è associato Mons. Christopher Prowse, Vescovo della diocesi di Baanna, anch’essa nello stato Vittoria: egli ha notato come il documento tradisca “un disprezzo della vita umana”.“Dovremo chiedere perdono a Dio per coloro che lo hanno votato”, ha sottolineato. “Non è concedendo un aborto, ma aiutando le donne in difficoltà che si può risolvere la questione”.
Secondo gli attivisti dei Movimento per la Vita, il voto avrà un effetto devastante nella società, soprattutto sui giovani, immettendo una cultura che promuove l’uso disinvolto e la svalutazione della vita umana, dell’esperienza stessa del dare la vita, della valore della relazione fra uomo e dona e del loro compito generativo.
(PA) (Agenzia Fides 13/10/2008 righe 28 parole 289)


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