Padre Joseph Marie Verlinde - “ATTACCO AL CRISTIANESIMO” - 100 domande/risposte sulle questioni di fede - Edizioni Carismatici Francescani

giovedì, 9 ottobre 2008

Roma (Agenzia Fides) – «Non esiste uno "yoga cristiano", così come non esiste una preghiera d'orazione indù. Esiste uno "yoga" indù praticato da uomini e donne che credono in Cristo e nel Vangelo e che pensano di poter trarre profitto da queste tecniche per il loro sviluppo fisico, psichico e spirituale. Ma il rischio di confusione è enorme. La serenità naturale ottenuta attraverso il lento processo di dissoluzione della coscienza personale non ha molto a che vedere con la pace soprannaturale dello Spirito del Cristo resuscitato, e non prepara ad accoglierla: è piuttosto il contrario». Così, in uno dei suoi libri, si è espresso padre Verlinde, che nella sua vita ha esplorato l'universo induista, sciamanico e di spiritualità parallele, diventando depositario di analisi dal forte valore trascendentale e filosofico. Analisi rese possibili dal suo singolare percorso esistenziale: ricercatore specializzato in fisica nucleare, divenne segretario personale del guru Maharishi Mahesh Yogi, noto per essere stato il guru dei Beatles e il fondatore della Meditazione Trascendentale, una branca dell’induismo. In quel periodo ha potuto studiare l'immanenza di questa forma di spiritualità. Ha poi fatto l'esperienza dei movimenti esoterici occidentali, infine approdando al cattolicesimo. Attualmente è docente all'Università cattolica di Lione, nel Seminario Belley di Ars e allo Studio Intermonastico di Francia. La sua particolare esperienza di vita lo ha posto in grado di effettuare raffinate cogitazioni sulla reincarnazione, sui fenomeni paranormali, sul relativismo, sull'immanentismo, la stregoneria, la negromanzia, il purgatorio e il paradiso, il satanismo, la massoneria: insomma, ha passato in rassegna quasi ogni branca del trascendentale che sfiora o coinvolge l'esperienza umana. In questo libro tocca molteplici tematiche di particolare attualità, fornendone spiegazioni non esenti talora da una critica filosofica e teologica: così il lettore che va alla ricerca di spiegazioni sulle nuove forme di religiosità o di come procedere per distinguere la devozione dalla superstizione, trova risposte di una completezza e profondità non facilmente riscontrabili. Il volume, tratto dalle domande e risposte di padre Verlinde agli ascoltatori di una trasmissione radiofonica, risente dell'immediatezza del dialogo "parlato": la semplicità nell'esposizione nasconde però discettazioni particolarmente argute. Il nostro augurio è che la sua lettura si riveli feconda a chi vi si accosta. L'editore (dalla prefazione). (S.L.) (Agenzia Fides 9/10/2008)


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