AMERICA/MESSICO - MONS. FOLEY: AUTENTICI MISSIONARI AL SERVIZIO DELLA PROCLAMAZIONE DEL VANGELO CON L’AIUTO DEI NUOVI MEZZI DI COMUNICAZIONE

mercoledì, 2 aprile 2003

Monterrey (Agenzia Fides) – “Una realtà come la RIIAL (Red Informatica de la Iglesia en America Latina) non nasce spontanemente nè si improvvisa, ma è il risultato della sintonia con i grandi programmi della Chiesa, di molta preghiera, di molto sforzo e di molta pazienza”. Lo ha detto il Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, Sua Ecc. Mons. John Patrick Foley, rivolgendosi ai partecipanti alla riunione continentale della RIIAL, svoltasi il il 31 marzo e 1° aprile a Monterrey (Messico). Mons. Foley ha ripreso gli insegnamenti del Decreto Conciliare “Inter Mirifica” e dell’Istruzione Pastorale “Communio et Progressio”, a partire dai quali il Dipartimento delle Comunicazioni Sociali del CELAM compilò quindici anni fa il manuale “Comunicazione, missione e sfida”, che raccoglieva “preoccupazioni, speranze e sogni del continente latinoamericano riguardo ad un uso efficace della comunicazione sociale, alle sue valenze culturali e alle nuove tecnologie, al servizio dell’evangelizzazione e dello sviluppo integrale dell’uomo”.
Mons. Foley ha sottolineato che si sono raggiunti finora molti risultati positivi nella costruzione della Rete, grazie allo sforzo, all’impegno, alla preghiera ed al lavoro di molti. Tra le nuove mete ed i nuovi obiettivi da porsi per il futuro, il Presidente del Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali ha indicato: a) Sviluppo di programmi informatici per la pastorale della Chiesa; b) Formazione del personale tecnico; c) Coordinamento dei siti cattolici, nel rispetto delle singole indentità, per stabilire una base di servizi comuni, aumentare la cooperazione nello sforzo di evangelizzare attraverso questi nuovi mezzi e facilitare il dialogo tra le diverse realtà ecclesiali; d) Particolare attenzione agli aspetti formativi, educativi e di riflessione della Chiesa, esplorando le grandi possibilità dell’informatica nel campo educativo, a servizio di università, scuole di tutti i livelli e facoltà cattoliche; e) Fornire la Chiesa di “free servers” che consentano la nascita e la crescita dei siti cattolici senza costrizioni morali o di qualsiasi altro tipo. Infine mons. Foley ha sottolineato come diverse organizzazioni internazionali considerino la RIIAL “come un’esperienza unica, coerente, nello sforzo che il mondo sta facendo per l’integrazione digitale” e ha detto di sentirsi orgoglioso “di tutti coloro che hanno offerto il loro impegno in questi anni nella RIIAL”(S.L.) (Agenzia Fides 2/4/2003; Righe 28 – Parole 378)


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