EUROPA/GERMANIA - “E’ tempo di agire! - L’Uganda ha bisogno di una nuova iniziativa di pace“. Dopo i colloqui con politici e rappresentanti delle Chiese in Germania organizzati dalla Direzione nazionale delle Pontificie Opere Missionarie i leader religiosi ugandesi si augurano un rinnovato impegno per la pace

lunedì, 16 febbraio 2004

Aachen/Berlino (Agenzia Fides) - Un deciso “No” alla soluzioni militare e la promessa di un rinnovato impegno per la pace a livello nazionale e internazionale da parte dei politici tedeschi. È questo il risultato maggiore dei colloqui con politici e rappresentanti delle Chiese tedesche dell’arcivescovo cattolico John Baptist Odama e dal vescovo anglicano Macleord Baker Ochola, in rappresentanza della Acholi Religious Leaders Peace Iniziative (ARLPI). I leader religiosi ugandesi si trovano in Germania su invito della direzione nazionale delle Pontificie Opere Missionarie tedesche, “missio Aachen”, che sostiene l’impegno dei Acholi Religious Leaders Peace Initiative (ARLPI) dalla sua fondazione nel 1997.
“Crediamo di essere riusciti a dimostrare che non soltanto il ribelli della Lords’ Resistance Army (LRA) ma soprattutto anche il governo dell’Uganda deve essere invitato a rinunciare a soluzioni militari e a dimostrare con la disponibilità al dialogo una autentica volontà di mettere fine a una guerra terribile”, hanno detto i due leader religiosi in una conferenza stampa a Berlino a conclusione della loro visita in Germania, secondo un comunicato inviato all’Agenzia Fides da “missio Aachen”.
“Tale disponibilità a colloqui di pace dovrebbe essere accompagnata e garantita da osservatori neutrale e dopo la nostra visita possiamo sperare in un tale impegno da parte dei politici tedeschi. Forti di tale speranza continueremo anche il nostro impegno di mediazione fra le parti, già avviato da tempo”, sottolineano i leader religiosi ugandesi.
“E` tempo di agire! - Uganda ha bisogno di una nuova iniziativa di pace e alle parole devono seguire i fatti. Questo significa la promozione di diversi interventi politici a livello nazionale e internazionale”, ha detto il presidente della commissione Giustizia e Pace dei vescovi tedeschi, mons. Marx.
Il vescovo protestante Koppe, responsabile per questioni estere della Chiesa luterana tedesca (EKD), ha sottolineato anche l’importanza del processo di pace nel sud del Sudan come condizione per la fine della guerra civile che contrappone, da 18 anni, ribelli e forze armate governative nel nord dell’Uganda e che ha provocato più di 1,2 milioni di rifugiati interni nel paese. (MS) (Agenzia Fides, 16/2/2004 - 29 righe, 362 parole)


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