OCEANIA/AUSTRALIA - “Vieni, Santo Spirito! La mia preghiera per la GMG”: Lettera di Mons. Kevin Manning, Vescovo di Parramatta

martedì, 8 luglio 2008

Parramatta (Agenzia Fides) – “Santo Spirito, effondi la Tua grazia su questa terra, donaci una nuova Pentecoste, rendi questa terra un luogo autentico e accogliente per i giovani di tutto il mondo. Dona ai giovani pellegrini conversione di vita, fede più profonda e amore per tutti. Rendili capaci di costruire una vera civiltà della vita, dell’amore e della verità. Rendili testimoni della tua forza e della tua grazia”: con questa preghiera si apre la Lettera Pastorale dal titolo “Vieni, Santo Spirito! La mia preghiera per la GMG”, diffusa da S. Ecc. Mons. Kevin Manning, Vescovo di Parramatta in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney, e inviata alla redazione dell’Agenzia Fides.
In questa preghiera, “si concentrano tutte le mie speranze per i giovani che parteciperanno alla GMG”, spiega il Vescovo che, rivolgendosi ai giovani, dice: “Spero che sperimentiate una nuova Pentecoste; che possiate di nuovo sperimentare la discesa dello Spirito Santo” che, come accadde agli Apostoli di Gesù, cambiò decisamente la loro vita e li trasformò da persone timorose e incerte a missionari forti e determinati. “Possa la GMG fare lo stesso per voi”, auspica il Vescovo.
Sul senso dell’accoglienza, la Lettera nota che la cosa più importante da offrire ai pellegrini è “un benvenuto da cuori pieni di Spirito Santo. Cuori pieni di amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, verità e auto-controllo”, tutti doni dello Spirito Santo.
Il Vescovo augura poi che l’esperienza della GMG sia un’esperienza di conversione e di approfondimento della propria fede: “Ogni atto di riflessione sulle Scritture e sulla dottrina della Chiesa, ogni Eucarestia, ogni preghiera, ogni atto di carità cristiana e di solidarietà, approfondisce la nostra fede. E la nostra fede è nel Dio che ci ha amato per primi, il Dio che ha detto ‘sì’, donandoci Gesù. Ogni giorno in cui noi diciamo ‘sì’ a Dio nella nostra storia, Egli, in cambio, rende più profonda la nostra fede”.
I giovani sono chiamati a essere “costruttori di una nuova civiltà dell’amore”. “Le pietre fondamentali di questa civiltà sono giustizia, pace e perdono. Soprattutto il perdono è un pre-requisito per gli altri due. E’ il marchio di garanzia della Nuova Alleanza in Gesù Cristo, che ci ha insegnato a perdonare”, scrive il Vescovo, invitando i giovani a essere “capaci di dialogo e di rispetto per gli altri, di creare ponti e di toccare i cuori, dando ragione della speranza che è in loro”.
La conclusione della lettera è affidata al tema della testimonianza della Buona Novella, che non può durare un solo giorno, ma la vita intera.
(PA) (Agenzia Fides 8/7/2008 righe 27 parole 276)


Condividi: