ASIA/PAKISTAN - PREGHIERA E AMICIZIA: LA SETTIMANA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI RAFFORZA I RAPPORTI ECUMENICI FRA LE DIVERSE CONFESSIONI PRESENTI IN PAKISTAN

sabato, 24 gennaio 2004

Lahore (Agenzia Fides) – La Settimana per l’Unità dei Cristiani (18-25 gennaio) è stata vissuta con molta intensità e partecipazione in Pakistan. Grazie ai suggerimenti e ai sussidi preparati dalla Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale, i momenti di preghiera ecumenici, gli incontri, gli scambi di cordialità hanno caratterizzato tutte le diocesi del Pakistan. P. Francis Nadeem, Segretario della Commissione, ha detto all’Agenzia Fides che la Settimana per l’Unità è stata “positiva in tutto il paese, per l’atteggiamento costruttivo di tutti i fedeli”, notando anche che “i leader hanno grande responsabilità nel creare armonia, perchè essi diventano un esempio per i comuni fedeli”.
A Faisalabad, nella cattedrale di San Pietro, oltre 100 fra Pastori protestanti, sacerdoti cattolici, catechisti e fedeli cristiani di diverse denominazioni si sono ritrovati per pregare insieme, in nome dell’unità, durante la settimana. “La preghiera ha aiutato a creare un clima di mutua comprensione, unità, amore”, ha spiegato a Fides p. Paul Aftab, direttore della Commissione ecumenica diocesana.
Anache mons. Joseph Coutts, Vescovo di Faisalabad, ha sottolineato che “è una necessità per noi mostrarci uniti”. Anche i leader protestanti hanno detto che “queste iniziative sono una benedizione di Dio: dobbiamo utilizzare i nostri talenti e le energie per promuovere il Regno di Dio, la pace e l’unità nella nostra società”.
A Lahore, nella cattedrale di San Francesco, il 23 gennaio si è tenuta una solenne celebrazione ecumenica, presieduta da p.Zafar Iqbal, vice provinciale dei domenicani, alla presenza di oltre 200 persone, fra religiosi e laici di tutte le confessioni cristiane. “Come la gente forma associazioni nel campo del commercio o del lavoro per raggiungere scopi comuni, così il cammino ecumenico rappresenta lo sforzo di metterci insieme per raggiungere il nostro fine supremo, l’unità”, ha detto p.Zafar, spiegando il concetto di “unità nella diversità” e la differenza fra “unità e uniformità”.
P. Zafar ha affermato: “Come San Francesco si è spogliato delle vesti, così dobbiamo spogliarci dei nostri pregiudizi reciproci”, proponendo una tradizione della Bibbia comune a tutte e le denominazioni.
Il Pastore Mushtaq Masih ha pregato affinché “i cristiani siano pieni dello Spirito di Dio, perchè possiamo vedere il Bene e la Luce anche in mezzo alle difficoltà che esistono in un paese islamico”. Molti altri leader religiosi hanno espresso gratitudine per l’incontro.
In un colloquio con Fides, p. Inayat Bernard, fra i sacerdoti presenti all’incontro, ha detto che in Pakistan gli incontri ecumenici e interreligiosi si sono moltiplicati a partire dall’11 settembre 2001, poichè in tutti si è rafforzata la convinzione dell’urgenza dell’unità.
(PA) (Agenzia Fides 24/1/2004 lines 40 words 421)


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