Piero Gheddo – “ALFREDO CREMONESI (1902-1953), UN MARTIRE PER IL NOSTRO TEMPO” – Ed. EMI

giovedì, 18 dicembre 2003

Nel 2003 ricorrono cinquant'anni dal martirio di padre Alfredo Cremonesi, missionario del P.I.M.E
in Birmania (Myanmar), ucciso il 7 febbraio 1953 nel suo villaggio di Donokù. È stato subito invocato come "martire", perché ha dato la vita per il suo gregge. Era stato invitato a ritirarsi da un posto molto pericoloso: è rimasto con la sua gente pagando con la vita. "Martire per il nostro tempo" per tre motivi: 1) Cremonesi era un missionario santo. Il martirio è stato il dono di Dio a un uomo che era già tutto suo: preghiera, mortificazioni, donazione totale al prossimo più povero e abbandonato. I santi non invecchiano mai. 2) Padre Alfredo era un missionario moderno. Aveva un concetto avanzato della missione (per quei tempi): ci dice che dobbiamo sempre guardare avanti, essere aperti alle novità che lo Spirito suscita nella Chiesa, anche se disturbano la nostra pigrizia. 3) Infine, era un missionario autentico, proiettato verso le tribù non cristiane per annunziare Cristo. Grande viaggiatore, percorreva lunghe distanze quasi sempre a piedi, fra guerriglieri e briganti, e si adattava a vivere come i locali, con grande spirito di sacrificio.
Vedi scheda sul nostro sito: http://www.fides.org/ita/recensioni/pgheddo4.html
(S.L.) (Agenzia Fides 18/12/2003 – Righe 13 ; Parole 192)


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