VATICANO/BEATIFICAZIONI DEL 27 APRILE - MARIA CRISTINA BRANDO (1856-1906), VITTIMA DI CARITA’ E DI RIPARAZIONE

venerdì, 25 aprile 2003

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Madre Maria Cristina Brando nacque a Napoli il 1° maggio 1856 in una famiglia agiata. La madre morì pochi giorni dopo il parto. Di indole mite e docile, Maria Cristina ricevette in famiglia una solida educazione religiosa e ben presto si mostrò particolarmente incline alla preghiera. Attratta dalle cose di Dio, rifuggiva dalle vanità mondane, amava la solitudine, si accostava spesso al sacramento della Penitenza e quotidianamente alla Comunione. Soleva ripetere: “Debbo farmi santa, voglio farmi santa”. A 12 anni emise, davanti all'immagine di Gesù Bambino, il voto di castità perpetua.
Quando avvertì la vocazione alla vita consacrata, espresse il desiderio di entrare tra le Sacramentine di Napoli, ma le fu impedito dal padre. Ottenne però il consenso di essere accolta come candidata dalle Clarisse del Monastero delle Fiorentine. Ma a causa della malattia fu costretta due volte a fare ritorno in famiglia per curarsi. Guarita, ebbe infine il consenso di entrare nel monastero delle Sacramentine. Nel 1876 vestì l'abito religioso e prese il nome di Suor Maria Cristina dell'Immacolata Concezione. Però si ammalò nuovamente e fu costretta a lasciare la strada che aveva intrapresa con tanto fervore.
A questo punto capì che era arrivato il momento di dare vita all'Istituto cui da tempo s'era sentita chiamata. Nel 1878, mentre era ospite delle Teresiane di Torre del Greco, gettò le fondamenta della nuova famiglia religiosa, che attualmente ha il nome di Congregazione delle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato.
Dopo aver migrato per varie sedi, la comunità si stabilì definitivamente a Casoria, non lontano da Napoli. Il nuovo Istituto incontrò non poche e non lievi difficoltà, ma poté confidare nell'aiuto di molti benefattori ed ecclesiastici: crebbero quindi i suoi membri ed il numero delle case. Ovunque le religiose dimostravano grande devozione verso l'Eucaristia e premura per l'educazione di fanciulli e fanciulle.
Nel 1897 Madre Cristina Brando emise i voti temporanei ed il 20 luglio 1903 la Congregazione ottenne l'approvazione canonica dalla Santa Sede; il 2 novembre dello stesso anno la Fondatrice, insieme con molte suore, emise la professione perpetua. Visse la sua consacrazione con generosità, perseveranza e gioia spirituale. Ricoprì l'ufficio di Superiora generale con umiltà, prudenza e amabilità, dando alle consorelle continui esempi di fedeltà a Dio e di zelo per la crescita del regno di Cristo. Entrò nella vita eterna il 20 gennaio 1906.
La vita di Madre Cristina è stata sempre illuminata da una fede semplice, ferma e viva, che alimentò con l'ascolto della parola di Dio, con la partecipazione ai sacramenti, con l'assidua meditazione e con la fervida preghiera. Coltivò particolarmente la devozione verso l'Incarnazione, la Passione e Morte di Cristo e verso l'Eucaristia. Forte fu la sua spiritualità espiatrice, tanto da divenire il carisma dell'Istituto, insieme alla cura delle bambine e delle giovani. Le due linee sulle quali si imposta il carisma che Madre Brando ha trasmesso alle Suore Vittime Espiatrici sono l'amore di Dio e quello al prossimo, che la Beata definiva come “due rami che partono dallo stesso tronco”. Le religiose sono oggi circa 200 e si occupano principalmente di conservatori femminili, educandati, orfanotrofi, scuole. (S.L.) (Agenzia Fides 25/4/2003 – Righe 38; Parole 517)


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