AMERICA/PARAGUAY - SUOR CLARA: ANCHE DALLA POPOLAZIONE NIVACLÉ POSSONO NASCERE LE VOCAZIONI ALLA VITA RELIGIOSA

mercoledì, 10 dicembre 2003

Asunción (Agenzia Fides) - Dal 1925 i Missionari Oblati di Maria Immacolata (OMI) sono in contatto con gli indios Nivaclé che abitano nel Chaco paraguaiano e, dopo gli anni ’40, anche con i Guarani che abitano la regione. Speravano da tempo di avere delle vocazioni religiose e sacerdotali tra le popolazioni autoctone di questo paese e i loro sforzi hanno lentamente portato frutto. Il Vicariato apostolico di Pilcomayo può essere fiero di avere una religiosa professa perpetua e un’altra che ha fatto recentemente la prima professione. Una terza ragazza ha iniziato il suo noviziato presso le Hermanas Oblatas (Suore oblate). Anche gli Oblati hanno la gioia di contare uno scolastico guarani e il Vicariato ha due seminaristi diocesani.
Il sogno di vedere una vocazione religiosa o sacerdotale uscire dai Nivaclé si è realizzato con i primi voti emessi da suor Clara, 23 anni, delle Suore francescane di Cristo Re, il 4 ottobre scorso, festa di san Francesco. È originaria di Fischat, dove gli Oblati lavorano dal 1927. Le Suore francescane sono state le prime religiose a raggiungere gli Oblati nel Chaco, nel 1936. All’inizio Clara non ha ricevuto molto appoggio, né dalla sua famiglia, né dalla comunità, perché le persone non immaginavano che uno di loro potesse abbracciare la vita religiosa. Ma quando hanno sentito che Clara si stava ormai preparando ai voti, un entusiasmo indescrivibile si è impadronito della città. Vecchi e giovani hanno iniziato a preparare l’avvenimento, e la voce si è diffusa in tutte le comunità nivaclé del Chaco. Le persone si sono preparate a fare anche centinaia di chilometri per partecipare all’avvenimento.
Il giorno della sua professione c’è stata una festa indimenticabile. Le letture e i riti erano tutti nelle due lingue: spagnolo e nivaclé. Per quanto riguarda i canti, alcuni scelti da Clara erano moderni e gli altri erano in nivaclé e in latino, cosa che è piaciuta molto agli anziani. Padre Miguel Fritz ha fatto l’omelia nella loro lingua. Il momento più commovente è stato quello in cui Clara è apparsa vestita con l’abito della sua congregazione e ha pronunciato la formula della professione in nivaclé. Le persone hanno applaudito a lungo, cosa inusuale e stupefacente per i Nivaclé. Tutti volevano toccare la religiosa, la prima nella loro cultura. Dopo la Messa c’è stata una grande festa per tutti. (S.L.) (Agenzia Fides 10/12/2003; Righe 26; Parole 385)


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