AFRICA - ALLARME FAO PER LA SITUAZIONE DRAMMATICA IN AFRICA: FAMIGLIE DISTRUTTE DALL’AIDS E DALLA FAME

giovedì, 4 dicembre 2003

Roma (Agenzia Fides) - L’Aids in “avanzata costante in Africa” sta disintegrando nel continente i nuclei familiari, facendoli precipitare nella povertà e nella fame. Questo il risultato di una ricerca condotta dalla Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per alimentazione e agricoltura.
A soffrire di più, spiega la Fao, sono le comunità rurali dell’Africa sub-sahariana, pesantemente colpite dalla malattia. L’Aids ha fatto aumentare i livelli d’indebitamento delle famiglie, ha costretto i bambini ad abbandonare la scuola, ha sconvolto tecniche di coltivazione ed abitudini alimentari. Secondo i dati dello studio sono circa sette milioni i lavoratori del settore agricolo morti di Aids nei 25 Paesi più colpiti dal 1985 a oggi. E altri 16 milioni potrebbero morire entro il 2020. I Paesi africani dove più alta è l’incidenza di nuovi casi, potrebbero perdere sino al 26% della loro forza lavoro agricola.
Secondo i risultati di un’altra indagine, svolta in tre Paesi dell’Africa sub-sahariana su circa 2.000 famiglie, si è scoperta la “necessità di proteggere i diritti di proprietà per i nuclei con donne o ragazzi capo famiglia”. Le vedove, infatti, sono gravate doppiamente dai costi del funerale e dal rischio di perdere i propri beni. Per la morte del coniuge, i nuclei con donne capo famiglia nel 44% dei casi hanno perso il bestiame, che rappresenta sia una riserva di ricchezza che un simbolo di status sociale. Ma nel 41% hanno perso anche l’attrezzatura agricola, in alcuni casi a vantaggio della famiglia del marito. “Mentre si è scoperto che le famiglie che non hanno subito perdite a causa dell’Aids sono riuscite a incrementare la coltivazione di prodotti per l’esportazione, a differenza di quelle colpite che hanno invece ridotto tutte i tipi di coltivazione”, prosegue la Fao.
Un’ulteriore ricerca ha messo in luce come “gli effetti devastanti si estendano a tutta la vita sociale. La partecipazione alle organizzazioni di base delle Comunità è molto ridotta, soprattutto alle cooperative rurali, per il poco tempo a disposizione e per l’isolamento e l’emarginazione in cui vivono. Le statistiche dicono che solo il 6% dei nuclei con donne capofamiglia partecipano alle cooperative di contadini, contro il 31% di quelli con uomini capofamiglia. (AP) (4/12/2003 Agenzia Fides; Righe:29 Parole:370)


Condividi: