AFRICA - “LA NOSTRA PREGHIERA È SEMPRE PIENA DI SPERANZA”: MESSAGGIO DI OLTRE 600 VESCOVI AFRICANI PER LA GIORNATA MONDIALE DELL’AIDS, 1° DICEMBRE

lunedì, 1 dicembre 2003

Roma (Agenzia Fides)- L’impegno della Chiesa cattolica per combattere la diffusione dell’AIDS in Africa e per aiutare le vittime del terribile flagello è stato ancora una volta confermato dai Vescovi appartenenti al Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (SECAM)) in un messaggio intitolato “La nostra preghiera è sempre piena di speranza”, pubblicato oggi, 1° dicembre. Il documento è stato preparato nel corso del seminario “Guidare la Chiesa, famiglia di Dio in Africa, nell’era dell’AIDS” svoltosi durante la tredicesima Assemblea Plenaria del SECAM che si è tenuta a Dakar dal 30 settembre al 13 ottobre 2003.
In un comunicato del Segretario Generale del SECAM, giunto all’Agenzia Fides, si sottolinea che “fin dal 1987, i Vescovi cattolici in Africa si sono pronunciati oltre 60 volte sul problema della diffusione dell’AIDS e del virus HIV, ma è la prima volta- in occasione della Giornata Mondiale dell’AIDS, del 1°dicembre- che parlano apertamente e collegialmente sul difficile argomento della pandemia dell’AIDS. Il messaggio è pubblicato a nome di oltre 600 Vescovi del continente”.
Il messaggio sottolinea la gravità della minaccia rappresentata dalla diffusione della malattia, mentre il piano d’azione proposto dai Vescovi rimarca 20 obiettivi e strategie che la Chiesa deve adottare per la lotta all’AIDS. I Vescovi si impegnano a mettere a disposizione le risorse della Chiesa per combattere la malattia e riaffermano la loro determinazione ad offrire ai giovani una corretta educazione sessuale e affettiva. Essi biasimano sia la povertà che la violenza, tra le cause principali della diffusione del virus HIV e dell’AIDS. Nell’offrire la propria solidarietà a coloro che “sono stati spinti a combattere contro il flagello dell’AIDS” i Vescovi esprimono la loro calorosa amicizia ai nostri fratelli e sorelle che sono stati infettati e colpiti dall’AIDS” in particolare le donne e i bambini, per i quali l’impatto della malattia è molto grave.
Per quel che riguarda la prevenzione della pandemia, i Vescovi, riaffermano che “l’astinenza per quelli che sono celibi e la fedeltà per coloro che sono sposati sono i mezzi migliori per evitare di essere infettati o di infettare altre persone”. I membri del SECAM invitano infine le persone che convivono con il virus HIV di contribuire ai programmi patrocinati dalla Chiesa.
(L.M.) (Agenzia Fides 1/12/2003 righe 33 parole 415)


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