AFRICA - AIDS: 42 MILIONI DI MALATI NEL MONDO. NEL 2002 SONO MORTE 3 MILIONI DI PERSONE, 5 MILIONI LE NUOVE INFEZIONI. APPELLO DELL’HUMAN RIGHT WATCH CONTRO LA DISCRIMINAZIONE FEMMINILE IN AFRICA CHE AGGRAVA I CASI DI AIDS

mercoledì, 26 novembre 2003

Roma (Agenzia Fides) – Lunedì 1 dicembre si celebrerà la Giornata Mondiale contro l’AIDS, e proprio mentre in questi giorni in Italia è stata approvata la sperimentazione del vaccino TAT contro la malattia, nel mondo continuano ad aumentare le infezioni. A detenere il triste primato di regione più colpita è sempre l’Africa subsahariana, con 29,4 milioni di persone che convivono con il virus o con la malattia conclamata, seguita dai paesi del sud-est asiatico con 6 milioni e dall’America Latina con 1,5 milioni. Nell’Europa occidentale si contano 570 mila malati, nel nord America 980 mila, nell’Europa orientale e nell’Asia centrale 1,2 milioni. Nel 2002 sono morte per Aids/Hiv 3,1 milioni di persone in tutto il mondo mentre le nuove infezioni sono 5 milioni, 800 mila delle quali registrate tra bambini con meno di 15 anni.
Nel recente rapporto “Policy Paralysis: A Call for Action on HIV/AIDS-Related Human Rights Abuses Against Women and Girls in Africa,” emerge che la violenza e la discriminazione delle donne continua ad alimentare la crisi dell’Aids in Africa. Le 96 pagine testimoniano gli abusi dei quali sono vittime donne e ragazze in ogni fase della loro vita aumentandone il rischio di infezione. Le ragazze subiscono abusi sessuali dentro e fuori la scuola. Le donne coinvolte in relazioni di lunga data rischiano di essere violentate se rifiutano di fare sesso.
In alcuni paesi i casi femminili sono sette volte superiori rispetto a quelli maschili. Donne e ragazze rappresentano il 58% dei malati di Hiv nell’Africa subsahariana. Il rapporto riferisce di abusi in paesi come Sierra Leone, Togo, Repubblica Democratica del Congo, Kenya, Uganda, Sud Africa e Zambia.
L’appello che Human Rights Watch ha rivolto a tutti i governi è quello di stabilire l’uguaglianza tra i sessi come elemento centrale dei programmi nazionali per la lotta contro l’Aids. Tra le altre cose, chiede inoltre di rafforzare le leggi che proteggano le donne dalle violenze sessuali domestiche, garantire un pari accesso al servizio sanitario e all’istruzione, e tutelare le ragazze dalle violenze sessuali nelle scuole. (AP) (26/11/2003 Agenzia Fides; Righe:31 Parole:372)


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