ASIA/TURCHIA - NEI GIORNI DI FESTA DOPO IL RAMADAN, NONOSTANTE LA PAURA, VINCONO DIALOGO E CONDIVISIONE TRA FAMIGLIE DI RELIGIONI DIVERSE

mercoledì, 26 novembre 2003

Antiochia (Agenzia Fides) – Nei primi giorni dopo la fine del Ramadan, la città di Antiochia, riconosciuta in Turchia come città della pace e della comunione tra le religioni, la paura è stata vinta e numerose sono le iniziative di dialogo e convivialità fra diverse comunità religiose.
Appare chiaro in città che il fondamentalismo tocca solo una ristretta cerchia di militanti, e che la maggioranza della popolazione turca, musulmana, ebrea e cristiana, è pacifica e tollerante. Fonti locali di Fides raccontano che anche ad Antiochia c’è stata nei giorni scorsi una manifestazione silenziosa per la pace che ha visto uniti, in segno di lutto, sindacati, organizzazioni non governative, fedeli di tutte le religioni, migliaia di giovani, anziani, donne, lavoratori e bambini: una folla composta e compatta ha sfilato in religioso silenzio per ribadire il rifiuto di ogni violenza terroristica.
Secondo tradizione, nella settimana di vacanza prevista nel calendario turco dopo il Ramadan, i turchi si spostano in luoghi di fede significativi. L’affluenza ad Antiochia è alta: l’arrivo di numerosi gruppi e famiglie turche provenienti dalle grandi città mostra che molti hanno superato la paura di muoversi.
Le famiglie, a poco a poco, si sono fatte coraggio e hanno popolato i mercati per comprare i cibi indispensabili al tradizionale pranzo, i regali da distribuire ai bambini, e soprattutto i dolci che non possono mancare sulla tavola in questi giorni di “Seker Bayram” (la cosiddetta “festa dello zucchero”). Proprio questa festa vede oggi riunite le famiglie in un’atmosfera di gioia e condivisione, e in molti casi si tratta di giornate e feste che coinvolgono presone di religioni diverse: “Proprio in questo momento di paura e fragilità ci si ritrova uniti intorno all’unico Signore del Cielo e della Terra”, dice a Fides una cattolica che vive ad Antiochia. “Oggi gli uomini e le donne di fede in Turchia credono e sperano nella pace fondata sulla preghiera, su un rapporto intimo con Dio, sulla verità e sulla giustizia. Questo è il volto che il popolo turco vuol far emergere in questo momento di tenebre che oscurano l’umanità in numerosi luoghi del Medio Oriente e non solo”.
Antiochia sull’Oronte è la città dove per la prima volta i discepoli di Gesù furono chiamati “cristiani”, centro di propulsione apostolica nei primi anni della Chiesa, e luogo considerato dalla tradizione la prima sede episcopale dell'Apostolo Pietro.
(PA) (Agenzia Fides 26/11/2003 lines 33 words 408)


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