AFRICA/ALGERIA - Prende il via la Commissione Africana dell'Energia: “L’energia è al cuore dello sviluppo economico dell’Africa, un continente ricco di risorse ma povero in consumo di energia”

lunedì, 18 febbraio 2008

Algeri (Agenzia Fides)- “Il nostro continente registra il maggior incremento della produzione petrolifera nella sua storia, ma nello stesso tempo ha una delle percentuali di consumo energetico più basse del mondo” ha affermato Chakib Khelil, Ministro dell’Energia algerino e Presidente in esercizio dell’OPEC (Organizzazione dei Paesi Produttori di Petrolio), aprendo i lavori della Commissione Africana dell'Energia (AFREC), un organo dell’Unione Africa (UA). Il 17 febbraio, nella capitale algerina, si sono riuniti una trentina di ministri africani dell'energia per varare il piano d'azione dell’AFREC, approvarne lo statuto, designare il direttore e i membri del consiglio d'amministrazione.
La riunione segna dunque la nascita ufficiale dell’AFREC che è rimasta in una sorta di limbo per 6 anni. L’organizzazione fu infatti istituita a Lusaka (Zambia) nell’aprile 2001, durante la 37esima Assemblea dei Capi di Stato dell'Organizzazione per l’Unità Africana (OUA, poi diventata l’attuale UA), ma non ha potuto fino ad oggi avviare le sue attività per la mancanza del numero minimo di ratificazioni di 15 paesi. Sui 53 paesi dell'Unione Africana (tutti gli stati africani, escluso il Marocco), 24 hanno aderito fino a questo momento alla Commissione: Algeria, Angola, Libia, Mozambico, Comore, Rwanda, Senegal, Egitto, Ghana, Mali, Tanzania, Tunisia, Sudan, Zambia, Niger, Kenya, Burundi, Namibia, Gambia, Congo Brazzaville, Togo, Zimbabwe, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Araba Saharaoui Democratica (RASD).
L’esigenza di coordinare le politiche energetiche dei Paesi africani è sempre più avvertita dai governi e dalla popolazioni locali: le recenti interruzioni di energia elettrica in Sudafrica sono un chiaro segnale di allarme per un continente che intende perseguire lo sviluppo economico valorizzando le proprie risorse. “L’energia è al cuore dello sviluppo economico dell’Africa, un continente ricco di risorse ma povero in consumo di energia” ha sottolineato il Ministro algerino, che ha ricordato come la questione energetica è al centro degli obiettivi geopolitici mondiali. Per questo motivo il continente non può rimanere escluso dall’elaborazione delle politiche energetiche globali. Una delle strade da seguire, ha suggerito il Ministro algerino, è la collaborazione con l’America Latina nel quadro della Conferenza dei Ministri dell’energia dell’Africa e dell’America Latina (AFROLAC) che si terrà a Cancun, in Messico, il 3 aprile. La prima riunione dell’AFROLAC si è tenuta in Nigeria nel 2004. Africa e Paesi latino-americani come il Brasile, possono condividere ricerche e risorse, non solo nel campo petrolifero, ma anche in quello dei carburanti di origine vegetale, delle energia alternative (solare, eolica, geotermica) e in prospettiva, dell’energia nucleare.
Fra gli obiettivi di AFREC, che ha la sua sede centrale ad Algeri, vi sono l'elaborazione di un piano per lo sviluppo energetico del continente africano, l’avvio di programmi d'assistenza e formazione, la promozione di progetti comuni in campo energetico e la creazione di una banca dati sulle questioni energetiche africane. Tra le priorità dell’organismo dell’UA vi sono la realizzazione del gasdotto transahariano tra Nigeria ed Algeria (TGSP) e della diga di Inga nella Repubblica democratica del Congo per la produzione di energia elettrica.
L’Africa dispone del 7,2% delle riserve mondiali di petrolio, del 7,3% delle riserve di gas, del 6% di quelle di carbone, e fornisce il 12% della produzione mondiale di greggio con un media di 10 milioni barili al giorno, ovvero 500 milioni di tonnellate all’anno. (L.M.) (Agenzia Fides 18/2/2008 righe 40 parole 535)


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