AFRICA/COSTA D’AVORIO - NON SONO SUFFICIENTI LE TANTE GUERRE E I TANTI MORTI IN AFRICA PERCHÉ ANCHE IN COSTA D’AVORIO SI ROMPA L’ESILE FILO DELLA PACE?

giovedì, 13 novembre 2003

Abidjan (Agenzia Fides)- Opinioni opposte in Costa d’Avorio sulla riunione dei leader dei paesi dell’Africa occidentale svoltasi ad Accra (Ghana) per promuovere la pace nel paese . Alla riunione hanno partecipato i presidenti di Costa d’Avorio, Benin, Burkina Faso, Niger, Nigeria e Togo. Secondo fonti dell’Agenzia Fides contattate ad Abidjan, i ribelli delle cosiddette Forze Nuove (la sigla che riunisce i movimenti di guerriglia che controllano il nord e l’ovest della Costa d’Avorio) sono rimasti profondamente delusi perché si aspettavano che gli altri paesi africani esercitassero pressioni efficaci sul Presidente ivoriano Laurent Gbago per il rispetto degli accordi di Marcoussis (Francia), firmati da governo e ribelli ivoriani nel gennaio di quest’anno. Il Presidente è invece rimasto soddisfatto di non essere stato costretto a prendere impegni concreti in questo senso.
L’unica decisione adottata dai partecipanti all’incontro è stata la richiesta alle Nazioni Unite per l’invio nel paese di Caschi Blu. “Anche la Francia è d’accordo su questo punto” sottolineano le fonti di Fides. “Parigi, infatti, fa sempre più fatica a mantenere in Costa d’Avorio un contingente di 4mila uomini, mentre i paesi africani che hanno inviato una forza di circa 1200 uomini lamentano che non dispongono di mezzi adeguati. Un intervento dei Caschi Blu è quindi sollecitato da tutti”.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha affermato che il processo di pace in Costa d’Avorio “si trova in serie difficoltà. Bisogna identificare e risolvere urgentemente le difficoltà che stanno dietro all’attuale impasse”.
Il governo di unità nazionale creato in base agli accordi di Marcoussis, è praticamente bloccato perché i ministri nominati dalle Forze Nuove hanno sospeso la loro partecipazione all’esecutivo per motivi di sicurezza. “Alla riunione di Accra è stato deciso di rafforzare la scorta dei ministri che rappresentano i ribelli con l’invio di altri 80 gendarmi, proprio per cercare di risolvere questa situazione” dicono le fonti di Fides.
Nel frattempo, Romano Prodi, Presidente dell’Unione Europea, è giunto ieri ad Abidjan dove si è incontrato con il Presidente Gbagbo. “Il Presidente dell’Unione Europea intende dare una spinta al processo di pace che sta vivendo un’impasse terribile. L’Europa può spendere in questo paese la sua forza economica e morale per sostenere il processo di pace” affermano le fonti di Fides.
“L’intervento di ONU e Unione Europea è tanto più necessario perché stiamo vivendo un momento di stallo molto pericoloso, la gente è sfiduciata, la speranza di pace sta cedendo il posto alla rassegnazione di uno status quo che può scivolare di nuovo verso la guerra. La tentazione di risolvere lo stallo con le armi è sempre presente, soprattutto da parte governativa che negli ultimi tempi si è riarmata considerevolmente” concludono le fonti di Fides.
(L.M.) (Agenzia Fides 13/11/2003, righe 38 parole 483)


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