ISOLE FIJI - Passi avanti per la vita consacrata nelle Fiji: la missione è la riconciliazione

martedì, 5 febbraio 2008

Suva (Agenzia Fides) - La vita consacrata è sempre più presente e incisiva nelle piccole Isole Fiji, arcipelago del Pacifico formato da 800 isole piccole, con un'area totale di 18mila kmq. Gia da un quinquennio i religiosi e le religiose di diverse congregazioni, che vivono nei diversi paesi dell’Oceania, hanno avviato un programma di formazione e di incontro comune per approfondire il senso della vocazione e della missione dei consacrati nell’area del Pacifico, sotto l’egida della Conferenza dei Superiori Maggiori delle Isole del Pacifico. Il programma di formazione è denominato “Hesed” (“Alleanza” in ebraico) e rivolto anche a probandi, novizi, diaconi, seminaristi all’inizio del cammino, ha dato frutti di risveglio e ripresa della vita religiosa nel Pacifico, approfondendone il significato dell'impegno e dell’apostolato.
In particolare nei giorni scorsi la comunità locale ha festeggiato, nonostante mille difficoltà di carattere sociale e ambientale, la prima professione religiosa temporanea di tre giovani Salesiani e la professione perpetua di un altro missionario Salesiano: un motivo di gioia per la piccola comunità cattolica, in particolare per la Famiglia Salesiana, la cui comunità vive alla periferia della capitale Suva, dal gennaio 1999.
In particolare gli eventi climatici avversi hanno messo in difficoltà la popolazione nei giorni scorsi, dato il passaggio del ciclone “Gene” sulle Isole Fiji, che ha lasciato sena acqua potabile ed elettricità numerose famiglie. La Celebrazione Eucaristica delle Professioni religiose è stata presieduta da don Francis Moloney, Ispettore dei Salesiani dell’Australia, che è riuscito a superare le difficoltà dovute alle cattive condizioni meteorologiche e a raggiungere le Fiji.
Negli ultimi anni la Chiesa cattolica, in tutte le sue articolazioni locali (parrocchie, scuole, istituti religiosi, movimenti e associazioni), si è adoperata per la riconciliazione della nazione e per partecipare alla ricostruzione morale e civile del paese.
Il paese, infatti, di circa 830mila abitanti, è stato sconvolto negli anni scorsi da un conflitto civile fra la maggioranza dei figiani, appartenenti all’etnia melanesiana (50%) e il gruppo degli indiani-figiani (44,8%), giunti inizialmente per soddisfare la richiesta di manodopera dei coloni inglesi. La società ha vissuto anni di turbolenza e instabilità politica sociale e nel 2007, dopo l’ultimo colpo di stato nel dicembre 2006, un Consiglio Popolare è stato incaricato di redigere una nuova Carta Costituzionale per l’arcipelago. Nel Consiglio è stato chiamato anche il massimo rappresentante della Chiesa cattolica nelle Fiji, l’Arcivescovo di Suva, Mons. Petero Macaca, che dovrà garantire che la Carta sia rispettosa della dignità e dei diritti inalienabili della persona.
Nell’arcipelago, oltre la metà della popolazione professa la fede cristiana. Le confessioni maggiori sono quelle metodista e cattolica. I fedeli cattolici sono circa 90mila. (PA) (Agenzia Fides 5/2/2008 righe 27 parole 267)


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