AFRICA/BURUNDI - DOPO IL BOMBARDAMENTO DI BUJUMBURA SI TEME ORA UN’OFFENSIVA SU VASTA SCALA DA PARTE DEL GRUPPO HUTU CHE CIRCONDA LA CAPITALE

martedì, 11 novembre 2003

Bujumbura (Agenzia Fides)- “La città vive in una situazione di calma irreale, carica di tensione” dicono all’Agenzia Fides fonti della Chiesa locale a Bujumbura, capitale del Burundi dopo il pesante bombardamento della notte scorsa che ha colpito i quartieri nord ed est della città. Tra gli obiettivi colpiti vi è l’ambasciata cinese che si trova nei pressi del palazzo presidenziale, quest’ultimo però non sarebbe stato colpito. Secondo le fonti di Fides i bombardamenti avrebbero provocato almeno 5 morti e diversi feriti.
“I responsabili sono i ribelli hutu delle Forze Nazionali di Liberazione (FNL) che da anni detengono il controllo della alture che circondano la capitale” riferiscono le fonti di Fides. “Da quella posizione è facile colpire con i mortai e i lanciarazzi buona parte di Bujumbura”.
L’FNL è il secondo gruppo di guerriglia hutu, dopo le Forze di Difesa delle Democrazia (FDD) che ha raggiunto un accordo di pace con il governo.
“Purtroppo l’FNL ha assunto una posizione molto dura nei confronti del governo. I dirigenti del gruppo di guerriglia non vogliono dialogare con l’esecutivo di unità nazionale ma solo con quelli che considerano i veri padroni del paese, i comandanti militari di etnia tutsi” affermano le fonti di Fides. “Tra le richieste avanzate da FNL vi è quella di distribuire le proprietà terriera attorno a Bujumbura che sono in mano ad esponenti di etnia tutsi”.
Secondo le nostre fonti, a Bujumbura si sta diffondendo il timore su un possibile attacco su vasta scala del FNL, come quello che scatenato questa estate e che ha coinvolto diverse quartieri della città.
Nel frattempo, una delegazione di alto livello del FDD è stata accompagnata dal vice presidente burundese Jacob Zuma in una visita nel paese allo scopo di preparare il rientro ufficiale in Burundi della dirigenza del movimento. L’FDD pone fine alla lotta armata, trasformandosi in un partito politico che diventerà una componente del governo di unità nazionale. (L.M.) (Agenzia Fides 11/11/2003 righe 29 parole 344)


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