AFRICA/SUDAFRICA - La vittoria di Zuma alla testa del partito al potere segna una svolta politica per il Sudafrica, ma vi è incertezza su quale direzione prenderà il Paese

mercoledì, 19 dicembre 2007

Pretoria (Agenzia Fides)- L’African National Congress (Congresso Nazionale Africano- il partito al potere in Sudafrica) cambia leadership e il Sudafrica si avvia a una svolta politica, ancora carica di incertezze. Jacob Zuma ha battuto nettamente il Capo dello Stato, Thabo Mbeki, nelle elezioni per la Presidenza del partito, che si sono tenute ieri,18 dicembre, a Polokwane dove si è tenuto il Congresso dell’ANC (vedi Fides 17/12/2007).
Zuma è stato eletto con 2.329 voti contro i 1.505 di Mbeki. Si tratta di un risultato stupefacente, perché Zuma rischiava di uscire definitivamente dalla vita politica nazionale a causa di una vicenda giudiziaria, non ancora conclusa, relativa a un suo coinvolgimento in uno scandalo legato al megacontratto per l’acquisto di armamenti sottoscritto dal Sudafrica con alcune aziende europee.
Nonostante la netta vittoria di Zuma, diversi commentatori locali hanno espresso il timore di una futura scissione nell’ANC. Nel Congresso di Polokwane sono emerse le spaccatura tra l’anima “populista” del partito, incarnata da Zuma, e quella più moderata e “tecnocratica” di Mbeki. L’attuale Presidente ha il favore del mondo della finanza e dell’industria, ma ha scontentato gli strati sociali più colpiti dalla cronica mancanza di infrastrutture e di servizi pubblici.
Una situazione che è comunque avvertita anche da una parte dell’establishment economico. Alla vigilia del Congresso dell’ANC un editoriale del quotidiano economico “Business Day” sottolineava che “dopo più di un decennio di “Mbekismo”, l’ANC e il Paese non hanno bisogno di un altro leader tecnocratico. Quello di cui hanno bisogno è un leader e una dirigenza collettiva che sia capace di galvanizzare la maggior parte del nostro popolo per partecipare alla costruzione di un Sudafrica migliore”.
Il giornale non nascondeva però i rischi legati all’ascesa alla presidenza dell’ANC di Zuma: “Molti sostenitori di Zuma temono che Mbeki scateni lo Stato contro il partito se dovesse perdere l’elezione e Zuma diventasse il Presidente. In questo caso, si arriverebbe a un punto morto tra lo Stato e il partito al potere, il cui risultato sarebbe un indebolimento delle istituzioni democratiche”. Il timore è che si crei un gioco di ricatti reciproci tra un Capo dello Stato, indebolito perché disconosciuto dal suo stesso partito che dispone della maggioranza in Parlamento, e un Presidente dell’ANC, sul cui capo pende la minaccia di arresto per corruzione. Negli ultimi anni vi sono stati episodi che hanno fatto pensare a diversi osservatori di un uso “politico” della giustizia a fini di lotta di potere.
Per buona parte della stampa sudafricana, la netta vittoria di Zuma, comunque, ha indebolito irrimediabilmente la posizione di Mbeki, definito come “un Presidente senza partito” e “un’anatra zoppa”. (L.M.) (Agenzia Fides 19/12/2007 righe 33 parole 430)


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