ASIA/COREA DEL SUD - “Attenzione e carità fraterna verso i fratelli del Nord”: Messaggio per la 24a Giornata della Caritas, mentre si traccia un bilancio positivo del primo anno di cooperazione bilaterale

venerdì, 14 dicembre 2007

Seul (Agenzia Fides) - Praticare la carità nel tempo di Avvento e non far mancare attenzione e solidarietà verso i fratelli della Nord Corea, che vivono difficili condizioni di fame e povertà: è l’esortazione contenuta nel Messaggio per la 24a Giornata della Caritas, celebrata di recente nella Chiesa della Corea del Sud. Il Messaggio, firmato da Mons. Lazzaro You Heung-sik, Presidente della Commissione episcopale per la Caritas, invita i fedeli a ricordare che “per i cristiani carità significa praticare l’amore incondizionato e la misericordia di Dio verso i vicini che soffrono, seguendo l’esempio di Gesù Cristo”.
Il testo, intitolato “Chiunque ama Dio deve amare anche il suo prossimo” (1 Gv 4,21), recita: “Vediamo ancora molti dei nostri vicini che mancano dei beni essenziali come casa, cure mediche, istruzione, cibo, vestiti, o quanti di loro soffrono per malattie”, e fa un diretto riferimento ai fratelli della Corea del Nord che vivono ancora in condizioni proibitive, segnate dalla miseria e dalla lotta per la sopravvivenza. L’impegno nella carità, ha detto il Vescovo, è “un dovere e allo stesso tempo un diritto inalienabile della Chiesa”. Il Messaggio conclude: “Dobbiamo far sì che tutte le persone avvertano l’amore e la misericordia di Dio attraverso i nostri gesti di carità, e siano così invitate a condividere la salvezza che viene da Gesù Cristo”.
Il 2007 è stato l’anno in cui la Caritas Corea ha assunto la responsabilità diretta degli aiuti umanitari e di cooperazione verso la Corea del Nord, in passato operati attraverso la Caritas Hong Kong. Il bilancio del lavoro, nel primo anno di contatti diretti, è stato positivo anche perchè, sottolinea lo staff di Seul, il lavoro è stato ispirato a un accodo che ha delineato i criteri della cooperazione bilaterale, all’insegna della trasparenza e della collaborazione. I principali beneficiari degli aiuti sono stati i gruppi più vulnerabili, come donne, bambini, anziani, mentre sono proseguiti i progetti di formazione professionale nel campo delle tecniche agricole.
La Caritas della Corea ha organizzato e predisposto materiali e progetti, mentre il braccio operativo per la loro realizzazione è stato costituito dalla controparte nordcoreana. La Caritas ha formato un team di tecnici, istituendo un apposito ufficio per seguire direttamente i progetti di cooperazione, curando di informare i donatori sull’efficacia e la disposizione degli aiuti. Gli aiuti sono sempre consistiti in beni umanitari (mai in denaro) e hanno riguardato programmi a breve, medio e lungo termine (fino a 10 anni). Per preservare armonia e mutua comprensione, lo staff degli operatori del Sud e del Nord ha avuto incontri bilaterali diverse volte lungo l’arco dell’anno, in un clima di cordialità e ospitalità. La Caritas opera con progetti di cooperazione in Corea del Nord sin da metà degli anni ‘90, quando il regime ha permesso l’ingresso delle organizzazioni umanitarie nel paese, provato dalle carestie e da una serie di disastri naturali. Con la sua attività la Caritas ha contribuito concretamente a sviluppare le speranza di riconciliazione e di pacificazione fra Nord e Sud Corea. (PA) (Agenzia Fides 14/12/2007 righe 32 parole 321)


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