AMERICA/CUBA - “Il Natale ci rende consapevoli della vicinanza di Dio e del suo amore per l’uomo” affermano i Vescovi di Cuba nel Messaggio di Natale

giovedì, 13 dicembre 2007

L'Avana (Agenzia Fides) - "Il Natale ci rende consapevoli della vicinanza di Dio, del suo amore per l'uomo e del suo desiderio affinché lo stesso uomo raggiunga la felicità", affermano i Vescovi di Cuba nel Messaggio di Natale diffuso il 12 dicembre ed indirizzato a tutti i sacerdoti, diaconi, religiosi e fedeli del Paese. "Il Natale - si legge nel Messaggio - è anche la festa della speranza, perché è la festa della vita… si tratta infatti di una nascita, di una vita che comincia". Se Dio si fa uomo, "la vita umana acquisisce un senso di dignità e di grandezza".
Il Natale è anche la festa della famiglia. A tale proposito, i Vescovi di Cuba ricordano che quest’anno ricorre il decimo anniversario dalla reintroduzione del Giorno di Natale nell’elenco delle feste nazionali, e quindi della commemorazione ufficiale, in condivisione con tutti i paesi latinoamericani, di una delle tradizioni e celebrazioni più antiche e genuine dell'America Latina e dei Caraibi. "L'assenza tra le ricorrenze nazionali, per quasi tre decenni, della celebrazione ufficiale del Natale, unita ad altri ostacoli di indole diversa, ha comportato che una intera generazione ignorasse il senso religioso, umano e di speranza legato a questa festa" affermano i Vescovi. Tuttavia, come è possibile constatare, “la celebrazione del Natale riceve ogni giorno una accoglienza maggiore tra le persone e le famiglie, il che dimostra un anelito che è perdurato nell'anima del nostro paese”. Il Servo di Dio Giovanni Paolo II, "facendosi eco di questo desiderio del nostro paese e della Chiesa, sollecitò il governo di Cuba affinchè il Natale tornasse ad essere celebrato come un giorno festivo”.
Celebrando i 10 anni di questa visita, che è stata “una benedizione per tutti”, i Vescovi di Cuba ricordano le parole di Giovanni Paolo II: "Questa è l'ora di intraprendere nuove strade, richieste dai tempi di rinnovamento che viviamo". Parole che acquistano particolare significato in questi momenti in cui “a Cuba si registrano tante aspettative rispetto alla trasformazione della vita nazionale, perché nel corso di molti anni si sono accumulate difficoltà ormai opprimenti”. La Chiesa cattolica, come parte dal paese, “condivide questa attesa ed offre la sua preghiera e il suo contributo affinché si trovino soluzioni reali ed efficaci che portino a percorrere strade di speranza”.
I Vescovi concludono il loro Messaggio natalizio ricordando tre avvenimenti ecclesiali importanti previsti per il 2008. In primo luogo, la visita del Segretario di Stato Vaticano, il Cardinale Tarcisio Bertone, nel mese di febbraio. L’inizio delle celebrazioni dei 400 anni dal ritrovamento dell'immagine della Vergine della Carità del Cobre, Patrona di Cuba, con un triennio preparatorio che culminerà nel 2012 con l’Anno Giubilare. Ed infine, al termine del prossimo anno, la Beatificazione, a Camagüey, di Padre Olallo dei Fattibenefratelli, nato a Cuba, il quale trascorse 54 anni della sua vita in quella città, al servizio dei malati, dei poveri e dei bisognosi. (RG) (Agenzia Fides 13/12/2007; righe 32, parole 477)


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