ASIA/NEPAL - Aumentano i giovani attratti dal cristianesimo, con la speranza di vivere una GMG. Il Vicario Apostolico agli istituti religiosi: “Inviate missionari in Nepal”

mercoledì, 5 dicembre 2007

Kathmandu (Agenzia Fides) - La piccola comunità cattolica (6.226 fedeli) del paese a Nord dell’India, adagiato sul Tibet, sta vivendo una primavera della fede: come raccontano a Fides fonti della Chiesa locale, sono sempre più numerosi i giovani che si interessano alla fede cristiana e chiedono di intraprendere un cammino per ricevere il Battesimo. Per rispondere alle sempre più pressanti esigenze della Pastorale giovanile e dell’evangelizzazione, il Vicario Apostolico del Nepal, S. Ecc. Mons. Anthony Sharma Sj, ha rivolto un invito ufficiale alle congregazioni religiose maschili e femminili in tutto il mondo, chiedendo di inviare missionari in Nepal e di fondare nuove comunità. “E’ la stessa popolazione che ce lo chiede”, ha sottolineato il Vescovo. “Ci offrono appezzamenti di terreno per fondare nuove case, centri sociali, ospedali, servizi di assistenza. Specialmente la parte occidentale del paese ha bisogno di una presenza più forte delle comunità cristiane. Saremo lieti di accogliere in Nepal nuovi istituti religiosi e il servizio che vorranno offrire”.
I giovani nepalesi sono attratti dal messaggio cristiano mentre nel paese, a larga maggioranza indù, si vanno affermando democrazia e pluralismo culturale e religioso, e si ampliano le libertà personali. Così i giovani acquistano coraggio, guardano con attenzione alle comunità cristiane, chiedono notizie, chiedono anche di appartenervi. Essi sono la chiave per la crescita della Chiesa in Nepal. Già dopo il 1991, con l’adozione della nuova Costituzione che tolse il divieto di conversioni e lasciò maggiore libertà religiosa, i cristiani di tutte le confessioni nel Nepal aumentarono e, da circa 50mila, sono divenuti circa 800mila (su 29 milioni di abitanti).
Oggi, dopo i sommovimenti politici degli ultimi anni, con i relativi passi avanti sul cammino della democrazia e della partecipazione popolare al potere, i giovani si sentono più liberi di esprimersi e vedono nel messaggio cristiano “una nuova speranza per un cambiamento di vita”. Le comunità cristiane spesso gestiscono istituti di istruzione, servizi sociali e caritativi che si fanno molto apprezzare dalla popolazione (di tutte le religioni), guadagnandone la stima. La Chiesa nepalese vuole essere pronta ad accogliere i nuovi giovani e spera di poter accompagnare un pur piccola delegazione della gioventù cattolica nepalese alla GMG di Sydney 2008. Questo evento rappresenterebbe certo una straordinaria esperienza di autentica fede cristiana, vissuta nella comunione nella condivisione. (PA) (Agenzia Fides 5/12/2007 righe 27 parole 271)


Condividi: