EUROPA/ITALIA - “Coordinamento e risultati: questa la vera sfida dell’aiuto allo sviluppo”, è il messaggio emerso a Padova in occasione del convegno “Africa fuori rotta, deriva o inversione?” di Medici con l’Africa Cuamm

lunedì, 3 dicembre 2007

Padova (Agenzia Fides) - Coordinamento degli interventi, dei finanziamenti, dei diversi soggetti impegnati nella cooperazione allo sviluppo e risultati. Risultati intesi come la misurazione oggettiva del beneficio prodotto, in una prospettiva di partnership e responsabilità comune nelle strategie che portano al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Collaborazione tra noi e gli africani. Questi i temi al centro del convegno Africa fuori rotta, deriva o inversione?, svoltosi a Padova e organizzato da Medici con l’Africa Cuamm in occasione della Giornata Mondiale contro l’Aids, che ha presentato alle istituzioni il nuovo Piano strategico 2008-2015.
“Noi Medici con l’Africa Cuamm ci sentiamo profondamente feriti dagli 11 milioni di bambini che muoiono ogni anno per malattie facilmente prevenibili e curabili. Non possiamo rassegnarci ad accettare che 500.000 donne muoiano ogni anno di parto e che l’Aids mieta 22,5 milioni di vittime all’anno - ha detto don Luigi Mazzucato, direttore di Medici con l’Africa Cuamm-. Presentiamo un nuovo Piano strategico per il periodo 2008-2015, dove ribadiamo che la salute è uno dei diritti umani inalienabili e che gli obiettivi del Millennio, a cui facciamo riferimento, rappresentano tappe intermedie obbligate e misurabili”.
“Il termine Aids fa pensare subito all’Africa, quale continente colpito grandemente da questo dramma - ha continuato il dr. Stefano Manservisi, direttore generale della DG allo sviluppo della Commissione Europea -. Ma Africa vuol dire anche molto altro. L’Africa è un continente che cambia, che cresce economicamente, socialmente e dal punto di vista democratico. Credo che la prossima frontiera sia quella di aiutare l’Africa a combattere questa malattia, a combattere contro l’afro-pessimismo e tutti quelli che pensano che in Africa non ci siano speranze.”
Ha chiuso i lavori, Diana Weil, dell’Organizzazione mondiale della sanità, sottolineando l’emergenza di fare qualche cosa, presto per l’Africa. “In Africa c’è la maggiore incidenza pro capite di Aids, Tb, malaria e questo è strettamente legato alla povertà e ai conflitti.”
(AP) (3/12/2007 Agenzia Fides; Righe:29; Parole:341)


Condividi: