AFRICA - Africa ed Europa unite contro il narcotraffico: nasce un centro di coordinamento antidroga tra le polizie dei due continenti

lunedì, 26 novembre 2007

Roma (Agenzia Fides)- Africa ed Europa unite per lottare insieme contro il narcotraffico. È quanto emerge dal Seminario dei capi dei servizi antidroga dei Paesi dell'Africa settentrionale ed occidentale e di quelli europei del G6 (Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Polonia), che si è concluso il 23 novembre a Roma.
Secondo i partecipanti al Seminario è necessario creare delle forti alleanze con i Paesi africani per sconfiggere le organizzazioni criminali internazionali che stanno inondando il mercato europeo soprattutto di cocaina, e che nell'area africana si accingono a creare basi operative e logistiche con i trafficanti di eroina proveniente dall'Afghanistan e con quelli di cannabis locali.
È stato affermato inoltre che il flusso di cocaina che raggiunge l’Europa dall’America Latina (in misura crescente passando per l’Africa occidentale), è destinato ad aumentare a causa della debolezza del dollaro: i narcotrafficanti preferiscono incamerare euro al posto della valuta statunitense. Per questi motivi le forze di polizia europee si attendono un afflusso ancora maggiore di cocaina e di eroina, proveniente dell’Afghanistan, dove il raccolto di papavero da oppio di quest’anno è stato superiore del 34% rispetto a quello precedente. L’oppio è la materia prima dalla quale si ricava l’eroina. Una parte della droga “afgana”, giunge in Europa attraverso l’Africa, dove si è creato un mercato locale di questa sostanza.
Per contrastare il fenomeno è stato deciso di migliorare lo scambio di informazioni tra gli ufficiali di collegamento antidroga europei dislocati in Africa e costituire un Centro di coordinamento antidroga per l'interdizione anche via mare nel Mediterraneo, in modo da attivare immediatamente interventi attraverso le flotte marine o delle forze di polizia specializzate. (L.M.) (Agenzia Fides 26/11/2007 righe 21 parole 275)


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