AFRICA/UGANDA - Mons. Odama, Arcivescovo di Gulu, riconfermato Presidente dell’iniziativa di pace dei capi religiosi acholi, la principale etnia del nord Uganda

venerdì, 16 novembre 2007

Gulu (Agenzia Fides)- Mons. John Baptist Odama, Arcivescovo di Gulu (nord Uganda), è stato rieletto Presidente dell’Iniziativa di pace dei Capi religiosi Acholi (Acholi Religious Leaders Peace Initiatives ARLPI) il 13 novembre, nel corso della riunione generale dell’ARPLI. L’Arcivescovo di Gulu è anche consulente e osservatore presso la Missione di dialogo di pace di Juba, la località del sud Sudan dove si svolgono le trattative tra il governo ugandese e i guerriglieri dell’Esercito di Resistenza del Signore (LRA).
Dal 2000 l’ARLPI riunisce i leader religiosi cattolici, anglicani, ortodossi e islamici della popolazione acholi, la principale etnia del nord Uganda. L’LRA è essenzialmente in movimento formato da acholi così come sono di questa etnia la maggior parte delle sue vittime. I leader religiosi cercano di curare le ferite spirituali che si sono prodotte in oltre 20 anni di guerra civile nord-ugandese. Parlando all’Assemblea dell’ ARLPI, Mons. Odama ha chiesto a coloro che sono impegnati nel processo di pace di continuare ad operare per il bene di tutta la comunità locale, ringraziandoli per il lavoro svolto dal 2000 ad oggi.
L’Arcivescovo di Gulu ha anche ringraziato l’inviato speciale delle Nazioni Unite, l’ex Presidente mozambicano Joachim Chissano, il governo ugandese e l’LRA per i risultati finora ottenuti ai colloqui di pace di Juba.
Il governo di Kampala e il movimento di guerriglia hanno raggiunto l’anno scorso un accordo di cessate il fuoco provvisorio, in attesa di raggiungere un’intesa definitiva. Le trattative però hanno incontrato diversi ostacoli anche a causa di contrasti all’interno della leadership della LRA. Il numero 2 del movimento, Vicent Otti, sarebbe tenuto agli arresti (vedi Fides 9/11/2007). Mentre una delegazione dell’LRA, composta da esponenti in esilio in Kenya e Gran Bretagna, ha incontrato la popolazione civile per chiedere perdono delle violenze inflitte (vedi Fides 6/11/2007), la maggior parte dei guerriglieri rimangono nascosti nelle foreste del nord-est della Repubblica Democratica del Congo e del sud Sudan. In un’intervista a Fides Mons Odama aveva detto che la popolazione civile aveva accolto favorevolmente la missione dei rappresentanti dell’LRA (vedi Fides 12/11/2007).
La visita della delegazione dell’LRA è stata accolta come un passo importante per la pace dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU. L’inviato speciale del Segretario Generale dell’ONU, Chissano ha sottolineato gli ultimi progressi fatti, in particolare la firma di una serie di accordi sulle responsabilità del conflitto e sulla riconciliazione. Chissano ha anche accennato al fatto che si stanno prendendo in considerazioni modalità alternative all’invio presso la Corte Penale di Giustizia (ICC) dei capi dell’LRA: “Si stanno prendendo in considerazioni i requisiti per una giustizia alternativa al quella dell’ICC”. I capi della guerriglia non intendono sottoporsi al giudizio dell’ICC e hanno avanzato la proposta di essere giudicati in base al sistema di giustizia tradizionale degli acholi. (L.M.) (Agenzia Fides 16/11/2007 righe 35 parole 435)


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