Adriano Pessina - “EUTANASIA - Della morte e di altre cose” - Edizioni Cantagalli

giovedì, 26 luglio 2007

Roma (Agenzia Fides) - Il termine eutanasia, molto usato oggi e spesso al centro di numerosi dibattiti, non significa soltanto "buona morte", ma indica diverse pratiche mediche spesso confuse tra loro. Per eutanasia si può intendere sia la cessazione di interventi curativi, sia un intervento attivo del medico per porre fine alla vita del paziente, sia l'astensione da ogni ulteriore intervento terapeutico, ma anche l'uso di farmaci che possono indurre alla morte del paziente. Inoltre l'eutanasia riguarda sia soggetti ancora coscienti che soggetti non più in grado di intendere, ma anche neonati. L'autore nei vari capitoli del volume cerca di spiegare i molteplici aspetti del termine eutanasia, cercando soprattutto di fare chiarezza su un tema assai dibattuto in tutti i Paesi occidentali. Accanto al tema dell'eutanasia l'autore analizza il concetto di vita, di morte, e di cosa attende l'uomo dopo la morte fìsica. Infatti un dibattito attorno all'eutanasia fa emergere questioni importanti circa l'uomo e il suo modo di pensare se stesso, la sofferenza e il dolore, ma soprattutto rimanda al senso che oggi l'uomo da al valore dell'esistenza. Parlare di eutanasia è un modo per parlare dell'uomo, delle sue paure e delle sue speranze, per provare a dare risposte a domande che la ragione pone ma di cui a volte non da soluzioni facilmente accettate. (S.L.) (Agenzia Fides 26/7/2007 - righe 15, parole 223)


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