OCEANIA/AUSTRALIA - Circa il 50% dei bambini che nascono sieropositivi muoiono prima di avere compiuto due anni a causa della mancanza di test e cure adeguate.Si conclude la quarta Conferenza Mondiale sull’AIDS di Sydney con la richiesta ai governi di dedicare più risorse alla lotta a questa malattia

martedì, 24 luglio 2007

Sydney (Agenzia Fides) - Si conclude oggi a Sydney la quarta Conferenza Internazionale sulla Patogenesi e il Trattamento dell’Hiv. Organizzata dall’Associazione Internazionale per l’Aids e dalla Società Australasiatica per la Medicina sull’Hiv, la Conferenza è considerata la più importante del mondo su questo argomento.
I 5 mila delegati di 130 paesi presenti al congresso, hanno firmato un documento, chiamato dichiarazione di Sidney, in cui si chiede ai governi di dedicare più risorse alla lotta a questa malattia.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute, circa l’80% delle persone contagiate, nei paesi meno sviluppati, non sanno di essere sieropositivi. In Africa ogni giorno 1.500 bambini, la maggior parte neonati, vengono infettati, perché gli sforzi per prevenire la trasmissione materno-infantile rimangono insufficienti nei paesi del sud del mondo. Circa il 50% dei bambini che nascono sieropositivi muoiono prima di avere compiuto due anni a causa della mancanza di test e cure adeguate.
Nel 2006 almeno il 20% delle persone contagiate in tutto il mondo, 8,3 milioni, vivevano nella regione Asia-Pacifico, solo in India ci sono 5,7 milioni di sieropositivi e, ancora oggi il 70% dei malati di Aids muore senza aver ricevuto alcun trattamento. Più di due milioni sono nei paesi in via di sviluppo, ma le nuove infezioni sono in aumento, a causa di carenze nella prevenzione.
L’Organizzazione Medici Senza Frontiere (MSF) ha presentato un rapporto nel quale risulta che i prezzi dei farmaci antiretrovirali di seconda linea per i paesi poveri di risorse hanno iniziato a diminuire nel corso dell’ultimo anno. Ma le nuove combinazioni di prima linea, meglio tollerate e per questo ora raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), costano cinque volte più delle precedenti a causa dell’assenza di generici.
Lo studio di MSF mostra che l’introduzione di farmaci generici, anche attraverso il legittimo strumento delle licenze obbligatorie, è lo strumento di gran lunga più efficace per fornire un accesso finanziario davvero universale alle terapie antiretrovirali, come dimostrato dai recenti casi di Brasile e Tailandia.
Nel gennaio 2007, la Tailandia ha emesso una licenza obbligatoria per potere importare o produrre localmente, in maniera perfettamente legale, un importante farmaco di seconda linea. Occorre quindi continuare a mantenere alta l’attenzione, per dare priorità alla salute rispetto al commercio e per potere garantire un reale accesso alle cure per tutte le persone colpite dall’HIV/AIDS.
(AP) (24/7/2007 Agenzia Fides; Righe:36; Parole:403)


Condividi: