AMERICA - America centrale, Messico e Caraibi in allerta per il proliferare della dengue

venerdì, 20 luglio 2007

Bogotá (Agenzia Fides) - Le autorità sanitarie di America Centrale, Messico e Caraibi sono preoccupati per una nuova epidemia di dengue che da gennaio ha già causato 22 morti nella regione.
Le epidemie, che dall’inizio dell’anno, in pieno inverno australe, hanno colpito il cono sud dell’America, si è aggravato più al nord del continente in coincidenza con l’estate boreale, che con le temperature elevate e le piogge favoriscono l’incubazione del mosquito vettore del virus.
Quest’anno in Messico finora la dengue ha causato la morte di due persone e ne ha contagiate 5.500. Il 21% è stato colpito dal tipo emorragico. Di fronte alle nuove minacce il governo ed i sette stati a maggior rischio (Quintana Roo, Guerrero, Veracruz, Jalisco, Colima, Oaxaca, Yucatán, Chiapas, Michoacán e Nayarit) hanno avviato un piano di prevenzione e di controllo con l’obiettivo di tutelare oltre 5 milioni di persone. Anche Porto Rico nelle ultime settimane ha subito l’impatto col virus rompiossa. Fino allo scorso 30 giugno i casi riportati erano 497, 545, più di quelli registrati nello stesso periodo del 2006. Le autorità del paese si sono allora impegnate in una campagna di fumigazione per eliminare il mosquito nelle zone più sensibili, in particolare in quattro municipi del nord dell’isola: San Juan, Carolina, Bayamón e Arecibo.
Le autorità cubane hanno programmato due giorni di lavoro volontario per bonificare le aree che possono facilitare il proliferarsi dell’Aedes aegypti. I focolari identificati sono 1.320.
Nella Repubblica Dominicana, invece, la situazione è preoccupante, dodici persone sono morte a causa del virus quest’anno e oltre tre mila le persone contagiate. La campagna intrapresa si estenderà per 90 giorni.
Anche in Costa Rica la situazione è delicata, i primi sei mesi dell’anno i casi sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2006. Secondo il Ministero della Salute, dal 1 gennai al 23 giugno sono stati registrati 6.870 casi in tutto il paese, il doppio rispetto ai 3.435 dello stesso periodo dello scorso anno.
In Honduras, dall’inizio dell’anno, sono almeno cinque i morti e 297 i contagi per il tipo emorragico, mentre i contagi di tipo classico sono 6.038. In tutto il 2006 i morti per dengue emorragica sono stati sei e i contagi 172, mentre i casi del tipo classico sono stati 7.800.
In Guatemala il numero delle persone contagiate è di 1.400, più due del tipo emorragico, uno di questi mortale. Nel Centroamerica la dengue ha colpito 1.205 salvadoriani, 28 dei quali hanno contratto il tipo emorragico.
In Nicaragua, dall’inizio dell’anno, sono stati registrati 354 casi del tipo classico e 35 emorragico, inoltre una bambina di 3 anni è stata la quarta vittima mortale di dengue emorragica.
Infine, nel primo semestre dell’anno, a Panama 1.130 persone sono state colpite dal virus, due hanno avuto il tipo emorragico.
(AP) (20/7/2007 Agenzia Fides; Righe:38; Parole:471)


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