AMERICA/ARGENTINA - L'Arcivescovo di Rosario incoraggia a formare una rete a favore della vita: “Tutti possiamo essere uniti in questa missione, sapendo che l’impegno per la vita non è solo per i credenti, bensì per tutti"

giovedì, 19 luglio 2007

Rosario (Agenzia Fides) - L'Arcivescovo di Rosario (Argentina), Sua Ecc. Mons. José Luis Mollaghan, ha manifestato attraverso una Lettera pastorale, la sua preoccupazione per il cambiamento culturale odierno che ha portato a “un cambiamento inspiegabile del rispetto per la vita”. “Ci sono opzioni - continua l’Arcivescovo - che prima erano respinte in maniera unanime dall'etica e dal senso morale e che poco a poco sono arrivate oggi ad essere socialmente accettabili, come se ogni volta ci costasse più percepire la distinzione tra quello che è buono e quello che non lo è, in particolare, in relazione al valore della vita”. L'Arcivescovo chiede anche di non dimenticare la vita del bambino che sta per nascere chiarendo che questa difesa della vita nascente non "è fondata su un pregiudizio religioso di un settore della popolazione, come si è detto; neanche vuole sottovalutare i diritti della donna; ma cerca una risposta, e reclama la nostra attenzione, a favore della vita del bambino, quando si pretende di eliminarla."
Davanti a questa situazione e con questa grave inquietudine, l'Arcivescovo si è incontrato recentemente con i dirigenti dei Movimenti e delle Associazioni per la famiglia, con i responsabili delle équipe a favore della vita, e con medici e operatori della pastorale della salute che lavorano nell'Arcidiocesi, perché "è più che mai necessario che tutti ci impegnamo attivamente affinché nessuna donna incinta si veda in una situazione di solitudine, mancaza di appoggio e carenza di aiuto solidale; in maniera tale che l'aborto non si presenti mai per lei come una via d’uscita o una soluzione". Perciò tutte le associazioni, insieme ad altri cristiani e a persone di buona volontà, propongono di "formare ed offrire una rete a favore della vita, per stimarla in modo deciso ed incoraggiare le future madri in situazioni particolari ad accogliere i figli futuri e proteggere i già nati". Mons. Mollaghan chiede specialmente ai sacerdoti che si uniscano a questa grande missione, insegnando a stimare la vita e diffondendo il Vangelo della vita attraverso le predicazione, la catechesi ed il lavoro pastorale con i coniugi e le famiglie.
"Desidero che tutti possano essere uniti e rinnovare un forte impegno per la vita - conclude l'Arcivescovo -, che implica anche una coscienza solidale verso i bambini già nati e verso le loro madri, specialmente se soffrono la povertà e qualunque altra necessità. Tutti possiamo essere uniti in questa missione, i cristiani, e quelli che appartengono ad altre religioni, sapendo che l’impegno per la vita non è solo per i credenti, bensì per tutti". (RG) (Agenzia Fides 19/7/2007; righe 28, parole 425)


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