AFRICA/UGANDA - Stop a nuovi accordi per lo sfruttamento dell’uranio ugandese

giovedì, 19 luglio 2007

Kampala (Agenzia Fides)- Alt allo sfruttamento delle miniere di uranio in Uganda. Lo ha deciso il Presidente ugandese Yoweri Museveni che ha dato istruzione al Ministro dell’Energia di non stipulare nuovi accordi per le concessioni dell’estrazione dell’uranio e di creare un’agenzia per l’energia nucleare nell’ambito del suo Ministero.
Secondo quanto riferisce la stampa locale, la decisione è stata presa a seguito di un incontro di riflessione di 5 giorni dei deputati del Partito presidenziale (NRM, National Resistance Movement) al termine del quale è stato emesso un comunicato nel quale si fa appello “allo sviluppo di un politica nazionale per il petrolio, il gas e i minerali e per l’utilizzo dei loro proventi a favore delle generazioni presenti e future”.
“A questo proposito il Presidente ha disposto che il Ministro dell’Energia blocchi le autorizzazioni per lo sfruttamento delle riserve di uranio recentemente scoperte nel Paese. Ha quindi chiesto che il Ministro stabilisca un ufficio per le questioni nucleari” ha dichiarato il Segretario Generale del Partito e Ministro della Difesa, Amama Mbabazi.
Le prime scoperte di uranio in Uganda risalgono al 2004. Secondo un recente rapporto del Ministero dell’Energia le aree dove si trova il prezioso minerale si estendono per 18mila kmq nella regione di Buganda-Toro, per 12mila kmq nella zona di Karagwe-Ankole, per 900 kmq tra il Lago Albert e il Lago Kyoga, per 5mila kmq intorno al Lago Edward e per 900 kmq nell’altopiano di Buhwezu.
Secondo il Ministro dell’Energia solo in una piccola parte di queste aree sono state accordate concessioni di sfruttamento del minerale a compagnie locali e straniere. Sono in corso nuovi rilevamenti geologici che potrebbero portare a scoprire ulteriori giacimenti di uranio.
La creazione di un ente nucleare ugandese può essere visto come il preludio alla costruzione di una centrale nucleare ugandese; il Ministro dell’Energia si è però limitato ad affermare che la questione è allo studio e che bisognerà valutare l’impatto dell’energia nucleare sull’ambiente e sulla salute prima di prendere una decisione sulla sua costruzione. Secondo le stime degli esperti del Ministero dell’Energia, l’Uganda avrà bisogno nei prossimi 25 anni di 20mila Megawatt di energia, e si guarda con interesse al nucleare per far fronte a questa necessità. (L.M.) (Agenzia Fides 19/7/2007 righe 33 parole 379)


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