AMERICA/URUGUAY - Consigli pratici del Vescovo di Maldonado per essere discepoli e missionari, cominciando nella famiglia

lunedì, 16 luglio 2007

Maldonado (Agenzia Fides) - Il Vescovo di Maldonado, Mons. Rodolfo Wirz, ha presentato una Lettera Pastorale nella quale invita le sue comunità a "cominciare ogni giorno di nuovo e in casa ad imparare ad essere discepoli e missionari affinché così la Chiesa tutta, nella nostra patria e nel continente, offra il migliore servizio che è la sua fedeltà al Vangelo".
In questa Lettera Pastorale, il Prelato rinnova la sua proposta di "implementare iniziative in favore della famiglia tanto necessitata di appoggio, a partire dalla priorità diocesana di questo anno: Evangelizzare a partire dalla famiglia”. In questo senso, il Vescovo ricorda "il fondamento e la motivazione di "quella realtà che chiamiamo discepoli e missionari e come concretizzarlo in piccole cose 'cominciando dalla propria casa', affinché le cose importanti, illuminate dai grandi modelli, esistenti anche nel continente latinoamericano, possano avere radici nella nostra vita concreta e farci crescere nella fedeltà al Vangelo".
Tra le cose importanti il Vescovo allude al Messaggio dei Vescovi dell'Uruguay ‘In difesa della vita umana’ del 6 luglio scotso, ricordando che il tema dell'aborto "è un tema che non è negoziabile, perché si tratta del diritto alla vita di ogni essere umano, vita che difendiamo, oltre ad una motivazione religiosa, con tutta la cittadinanza credente, agnostica o atea con sensibilità umanista". "Se non difendiamo la vita di ogni essere umano per essere tale, non c'è nessuna garanzia per tutti gli altri diritti", afferma Mons. Wirz.
Nella prima parte della Lettera Pastorale egli parla di quello che implica essere “Discepoli e Missionari”, spiegando che "ogni discepolato è iniziativa di Lui.... Nessuno può scegliersi e convocare a se stesso per questa chiamata, bensì è frutto della preghiera". La missione deve nascere sempre dalla preghiera e la conversione, perché è proprio in quella preghiera dove "scopriamo insieme alla chiamata della Chiesa, l'invio che contemporaneamente ci fa missionari".
Cosciente della complessità della vita attuale, il Vescovo di Maldonado suggerisce alcuni consigli pratici affinché "la riflessione anteriore che sembra teorica atterri nelle nostre famiglie". “non sono 'ricette' che pretendano di assicurare la nostra perseveranza, ma sì consigli di importanza varia e che nascono dalla mia esperienza prima di sacerdote e ora come Vescovo”, assicura Mons. Wirz. Tra questi consigli il Vescovo chiede che si tenga visibile in tutte le case qualche oggetto religioso, perché "nella nostra società tanto secolarizzata dobbiamo ricordare in casa la dimensione religiosa, perché altrimenti si "cancella" della nostra percezione quotidiana". Chiede inoltre di avere la Bibbia ed usare la Parola di Dio tutti i giorni. Ricorda quindi l'importanza della preghiera in famiglia, per esempio nel momento del pasto, negli anniversari, in momenti particolari, anche in momenti difficili, durante il mese di Maria, affermando che la preghiera del Rosario continua ad essere, per vari motivi, sempre di attualità.
Un altro dei consigli offerti da Mons. Wirz si riferisce all'attenzione ai malati e persone anziani dei quali dobbiamo avere cura e non solo della sua salute fisica ma anche della spirituale, come un’opera di carità, accompagnandoli con la preghiera, facilitando la loro partecipazione ai sacramenti. Deve viversi anche in famiglia l'Eucaristia domenicale e realizzare visite al Santissimo sacramento durante la giornata. "Sebbene viviamo in una società radicalmente secolarizzata, possiamo riunirci nel nome del Signore, a differenza di quelli che anche nel nostro secolo XXI, sono perseguiti, tribunali ed inviati alla prigione per riunirsi come Chiesa nella preghiera o celebrazione" e dobbiamo invitare inoltre ad altri ad avvicinarci come "un gesto necessario per svegliare coscienze addormentate". (RG) (Agenzia Fides 16/7/2007 righe 26 parole 268)


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