ASIA/CAMBOGIA - Dall’inizio dell’anno sono stati registrati circa 200 morti a causa della dengue

giovedì, 12 luglio 2007

Phnom Penh (Agenzia Fides) - Delle 14.489 persone contagiate dalla dengue centottantadue sono morte in Cambogia nei primi sei mesi del 2007, cifra che supera i decessi registrati a causa della malattia lo scorso anno.
Secondo il direttore del Dipartimento delle Malattie Infettive del Ministero della Salute cambogiano, Ngan Chantha, dei 16.489 contagiati nel 2006, 158 sono morti.
Tuttavia, il ministro ha assicurato che la situazione è quasi sotto controllo da quando il Governo ha avviato campagne di formazione via radio e televisione, che hanno contribuito a ridurre il numero di casi negli ultimi due mesi, per allertare la popolazione.
In Cambogia la febbre dengue raggiunge il massimo della diffusione nel periodo del monsone, che terminerà alla fine di agosto, e le cui piogge torrenziali favoriscono l’umidità necessaria per la riproduzione del mosquito portatore della malattia.
La zona più colpita del paese è il nord, dove si trova il complesso turistico dei templi di Angkor Wat a Siem Reap, mentre nelle ultime settimane nella capitale e al sud è stata registrata una riduzione dei contagi. Il tipo di dengue emorragica è endemica nella regione e si estende nelle grandi città.
Secondo gli esperti, ha contribuito al divampare della dengue nel paese il 'boom' della costruzione, che ha comportato la creazione di enormi distese di acqua stagnante, dove va a riprodursi l’insetto che trasmette il virus.
Inoltre, l’improvvisa fine della stagione secca di quest’anno ha favorito la moltiplicazione del mosquito. Il problema affligge anche altri paesi della zona come Myanmar, Filippine, Indonesia, Malesia, Singapore, Tailandia e Vietnam.
(AP) (12/7/2007 Agenzia Fides; Righe:25; Parole:269)


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