AMERICA - L’aumento dei prezzi mette in pericolo la distribuzione dei farmaci antiretrovirali per tutti

mercoledì, 4 luglio 2007

Río de Janeiro (Agenzia Fides) - In meno di dieci anni, i programmi di accesso gratuito e universale ai farmaci antiretrovirali hanno contribuito al calo delle morti per Aids in paesi come Argentina e Brasile. Il risultato è minacciato dall’aumento dei prezzi delle nuove formule brevettate dai grandi laboratori.
In Brasile, il Ministero della Salute garantisce l’accesso universale dei farmaci antiretrovirali a tutti i sieropositivi. Secondo il Programma Nazionale delle Malattie Sessualmente Trasmissibili e dell’Aids (PN-DST-AIDS), 180 mila persone in Brasile usano questi farmaci che riducono la potenza del virus dell’Hiv nell’organismo, migliorando la qualità della vita ed evitando il proliferarsi di infezioni.
Secondo i dati ufficiali, tra il 1996 e il 2004, grazie a questi farmaci il tasso di mortalità per Aids è calato al 27,5%; tra il 1996 e il 2003 i ricoveri relazionati con la malattia si sono ridotti dell’80%, comportando tra l’altro una riduzione delle spese sanitarie di 1.700 milioni di dollari.
La stessa tendenza al miglioramento è confermata in Cile, dove i farmaci antiretrovirali sono stati inseriti nel sistema pubblico nel 2003.
In Argentina, il Ministero della Salute indica che, nel 1996, prima che i trattamenti fossero disponibili, la mortalità era del 60%, mentre nel 2004 si è ridotta al 38%.
Nel sistema brasiliano, considerato dal Programma Congiunto delle Nazioni Unite per l’Hiv/Aids come uno dei più completi e riusciti del mondo, dei 17 medicinali compresi nel ‘cocteil’ (combinazione di farmaci), otto sono importati e nove prodotti nel paese, in laboratori del Governo.
Questa produzione di farmaci generici, che hanno lo stesso principio attivo, ma sono meno costosi di quelli brevettati, ha abbattuto il costo medio del trattamento annuale di ogni paziente da 6.240 dollari nel 1997 a 1.336 dollari a fine 2004.
Questo risultato è stato ottenuto grazie alla combinazione di finanziamento ufficiale della produzione di generici e di un accordo con i grandi laboratori transnazionali per abbattere i prezzi.
Il Brasile, in quanto paese con reddito medio, ha dimostrato che la distribuzione gratuita dei farmaci nazionali è possibile.
Il paese coordina una Rete Internazionale di Cooperazione tecnica per l’Hiv/Aids, che si avvale anche della partecipazione di Argentina, Cina, Cuba, Nigeria, Russia, Tailandia e Ucraina, il cui obiettivo principale è il trasferimento di tecnologie nella produzione degli antiretrovirali.
Il Brasile dona farmaci prodotti nel paese a 11 nazioni: Bolivia, Burkina Faso, Cabo Verde, Colombia, El Salvador, Guinea Bissau, Mozambico, Nicaragua, Paraguay, Santo Tomé y Príncipe e Timor Orientale.
In Venezuela dal 2000 l’acceso ai farmaci è gratuito per tutti i pazienti registrati nel Ministero della Salute. I 17 farmaci usati vengono comprati a Cuba e in India, tra gli altri paesi produttori.
In Paraguay, 1.184 persone ricevono il cocteil attraverso il Programma Nazionale per l’Aids, che dal 1996 ha ridotto il tasso di mortalità al 30%. Inoltre, il paese partecipa ad una iniziativa promossa dal Governo del Brasile e denominata Lazos Sur-Sur, grazie alla quale 300 persone ricevono il trattamento antiretrovirale, tra queste 21 bambini.
(AP) (4/7/2007 Agenzia Fides; Righe:43; Parole:504)


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