AMERICA/PARAGUAY - I cristiani rifiutano le leggi che vogliono “legalizzare l’immoralità” in Paraguay

giovedì, 28 giugno 2007

Asuncion (Agenzia Fides) - In un incontro di fronte all’ex giunta comunale di Asunción le organizzazioni della Chiesa Cattolica e di quelle Evangeliche hanno chiesto ai parlamentari rispetto per la vita, la famiglia e i valori cristiani che fanno parte dell’identità del Paraguay.
Il pastore anglicano Jorge Arévalos, primo oratore dell’incontro, ha detto che la fede cristiana è la pietra miliare del paese e ha lamentato che i progetti al vaglio dei legislatori cercano solo di ‘riciclare’ l’immoralità.
Juan Carlos Pineda, dei Movimenti Laici dell’Arcidiocesi, ha fatto appello al rispetto per la vita, la famiglia e ai valori cristiani.
L’Arcivescovo di Asunción, Mons. Pastor Cuquejo; il presidente dell’Associazione dei Pastori Evangelici del Paraguay, Santiago Maldonado, e altri rappresentanti, oltre a 1000 persone, hanno aderito all’appello.
Tra i progetti di legge contestati, il primo è quello sulla “Salute sessuale, riproduttiva e materno-perinatale” che include la distribuzione di massa di anticoncezionali e della pillola di emergenza. Un altro è quello che vuole modificare la Legge 1160/98 del Codice Penale che secondo l’articolo 109 prevede “l’aborto terapeutico”.
Dalla parte opposta, il Coordinamento delle Donne del Paraguay (CMP) ha criticato in un comunicato la “disinformazione” e “la manipolazione” che i movimenti religiosi stanno effettuando sulle leggi menzionate.
(AP) (28/6/2007 Agenzia Fides; Righe:22; Parole:219)


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