AFRICA/KENYA - I violenti scontri tra la polizia e la setta Mungiki provocano più di 30 morti

venerdì, 8 giugno 2007

Nairobi (Agenzia Fides)- 37 morti e 300 persone arrestate. È il bilancio ancora provvisorio dell’operazione avviata dalla polizia nella baraccopoli di Mathare nel nord di Nairobi, capitale del Kenya, contro la setta Mungiki (“moltitudine”). La setta è accusata di essere responsabile della morte di una ventina di persone, uccise negli ultimi 3 mesi. 12 di queste sono state trovate decapitate e gravemente mutilate.
L’operazione è stata avviata nella notte lunedì 4 e martedì 5 giugno, subito dopo l’uccisione di 2 agenti di polizia; le autorità ritengono che anche queste due morti siano da attribuire alla setta. Più di 500 agenti hanno circondato la baraccopoli e hanno iniziato a perquisire casa per casa. Nel corso dell’operazione sono state sequestrati armi tra le quali i fucili sottratti ai due poliziotti assassinati. I poliziotti hanno dovuto affrontare i membri della setta che hanno provato a impedire alla polizia di entrare nello slum. Ne sono nati dei conflitti a fuoco che hanno provocato 37 morti tra i membri della setta.
Diversi residenti di Mathare hanno abbandonato le loro abitazioni per non cadere vittima degli scontri tra la polizia e la gang criminale.
“Mungiki” in realtà non è solo una gang di teppisti, ma una vera e propria setta che si richiama ai “valori tradizionali africani”. Formata negli anni ’80 del secolo scorso, la setta “Mungiki” è stata messa fuori legge dalle autorità locali, perché coinvolta in estorsioni e violenze. Già nel 2003, la Chiesa cattolica aveva lanciato l’allarme sul rischio per l’ordine pubblico rappresentato dalla sette, dopo che alcuni suoi membri avevano ucciso 23 persone in un altro slum della capitale. Secondo alcuni commentatori, la setta si ispira al modello della ribellione Mau Mau degli anni ’50 contro il potere coloniale inglese, ed è molto attiva soprattutto nei quartieri più degradati della capitale keniana e nel Kenya centrale. (L.M.) (Agenzia Fides 8/6/2007 righe 26 parole 326)


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