AMERICA/ECUADOR - Verso il CAM 3: “Speriamo che con il Terzo Congresso Missionario Americano si consolidi il cammimo missionario dell'America, molte diocesi si riconoscano missionarie e molta gente prenda maggiore coscienza del proprio impegno missionario nella Chiesa”

lunedì, 4 giugno 2007

Quito (Agenzia Fides) - “Ci troviamo in un momento cruciale nel cammino di preparazione verso il Terzo Congresso Missionario Americano (CAM 3)” spiega in un colloquio con l'Agenzia Fides P. Timoteo Lehane, Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie dell’Ecuador, commentando il cammino di preparazione verso il CAM 3. “Durante questo ultimo anno si sono organizzate le 14 Commissioni, che stanno già funzionando e vanno poco a poco consolidandosi, realizzando i propri compiti". Il Cardinale Antonio González, Arcivescovo emerito di Quito, è il Presidente della Commissione centrale del CAM 3; l'attuale Arcivescovo di Quito, Mons. Raúl Vela Chirigoba, ha offerto tutto il suo appoggio all'evento; P. Timoteo Lehane è il Coordinatore generale; ogni Commissione ha il suo presidente e il suo segretario.
Nel cammino di preparazione verso il CAM 3 è da segnalare che è terminato il lavoro della Commissione teologica, molto importante per l’apporto missionologico alla V Conferenza Generale dell'Episcopato Latinoamericano e dei Caraibi. Si è anche celebrato il Primo Simposio di Missionologia nell’agosto 2006. Lo Strumento di lavoro, comunica P. Timoteo, è già praticamente completato e si sta preparando il II Simposio, che ha una dimensione più pastorale ed antropologica rispetto al I Simposio, che è stato più biblico e teologico. "Con questo secondo Simposio, che avrà luogo nel prossimo mese di agosto, intendiamo cercare alcuni modelli per proporre una pastorale missionaria nelle parrocchie e nelle diocesi."
Anche la città di Quito si sta preparando all’evento: il sindaco, secondo quanto informa P. Timoteo Lehane, ha offerto tutto il suo appoggio dato che sarà una delle riunioni più grandi mai ospitate dalla città. I Vescovi dell'Ecuador, in vista di questo importante avvenimento, hanno dedicato l'ultima Assemblea Generale al tema della missione. L'Assemblea ha contato sulla partecipazione di Mons. Luis Augusto Castro, Arcivescovo di Tunja e Presidente della Conferenza Episcopale della Colombia (vedi Fides 21/4/2007). Inoltre i Vescovi hanno deciso di pubblicare nel mese di ottobre una Lettera Pastorale incoraggiando tutti alla missione. Hanno approvato anche la proposta che le reliquie di Santa Teresa di Lisieux, Patrona delle missioni, vengano in pellegrinaggio in Ecuador. Secondo il programma rimarranno da uno a tre giorni in ogni diocesi, ospitate nella Cattedrale, durante il giorno e di sera saranno vegliate nei conventi di clausura. Se ci sono carmelitani nel luogo, verranno ospitate nel loro convento altrimenti in altri conventi di clausura. Le reliquie arriveranno prima dell'inizio del CAM-3 e rimarranno in Ecuador fino alla conclusione del CAM-3, per un totale di circa otto settimane. Sono anche in programma nelle singole diocesi, dei pre-CAM, per scegliere i delegati e preparare i temi. Per questo scopo si stanno già mobilitando i diversi direttori diocesani delle POM.
Riguardo ai frutti che ci si attendono da questo Congresso Missionario Americano, P. Timoteo Lehane afferma: "benché l'America abbia una grande esperienza di animazione missionaria con tutti i Congressi Missionari che ha realizzato, deve tuttavia camminare ancora per essere più missionaria, per uscire dalle sue frontiere. L'America sarà missionaria dalla povertà, dalla piccolezza e dal martirio, e dovrà definire come realizzare tutto questo. Perciò credo che il frutto principale sarà consolidare il cammino missionario dell'America, proponendo alcuni passi concreti che si potranno continuare a fare a poco a poco". Per l'Ecuador "sarà un momento in cui ricordare i nostri missionari, tanto quelli che sono venuti qui come quelli che sono usciti dall'Ecuador. Spero anche che dopo questo CAM 3 alcune Chiese particolari che stanno già inviando missionari continuino a farlo ancora di più. In questo senso sta cambiando un po' il concetto di missione. Prima erano soprattutto le Congregazioni religiose quelle che inviavano missionari, ora si parla più delle Chiese particolari. Perciò credo che un frutto sarà che molte diocesi si riconoscano missionarie e molta gente prenda maggior coscienza del proprio impegno missionario nella Chiesa". (RG) (Agenzia Fides 4/6/2007; righe 46, parole 632)


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