VATICANO - Papa Benedetto XVI in Brasile - “Non basta curare il corpo, bisogna ornare l’anima con i più preziosi doni divini acquisiti col Battesimo”

lunedì, 14 maggio 2007

Guaratinguetà (Agenzia Fides) - Dopo l’incontro con le suore Clarisse nella chiesa della , aver celebrato la Santa Messa nella chiesa della “Fazenda da Esperança” di Guaratinguetá, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato la comunità, riunita insieme a Fra Hans Stapel, Fondatore dell’Opera Sociale "Nossa Senhora da Glória", conosciuta anche come "Fazenda da Esperança". A quanti si trovano nella fase di ricupero, a coloro che si sono ristabiliti, ai volontari, alle famiglie, agli ex-ricoverati, ai benefattori ed ai rappresentanti di tutte le "fazendas" presenti in diverse nazioni, il Papa ha rivolto il saluto “Pace e Bene!”.
Citando il versetto biblico “Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Ap 3,20), Papa Benedetto XVI ha spiegato: “In un certo momento della vita, Gesù viene e bussa, con tocchi soavi, nel profondo dei cuori ben disposti. Con voi, Egli lo ha fatto attraverso una persona amica o un sacerdote o, chissà, predispose una serie di coincidenze per farvi capire che siete oggetto della predilezione divina. Mediante l’istituzione che vi accoglie, il Signore vi ha reso possibile questa esperienza di ricupero fisico e spirituale di importanza vitale per voi e per i vostri familiari. A seguito di ciò, la società si attende che sappiate divulgare questo bene prezioso della salute fra gli amici ed i membri di tutta la comunità. Voi dovete essere gli ambasciatori della speranza!”
Papa Benedetto XVI ha ricordato quindi che in Brasile, come in tutta l’America Latina, si registrano alti tassi di dipendenza chimica dalle droghe e dagli stupefacenti, ed ha esclamato: “Perciò dico agli spacciatori che riflettano sul male che stanno facendo a una moltitudine di giovani e di adulti di tutti gli strati sociali: Dio chiederà loro conto di ciò che hanno fatto. La dignità umana non può essere calpestata in questo modo. Il male provocato riceve la medesima riprovazione che Gesù espresse per coloro che scandalizzavano i "più piccoli", i preferiti di Dio (cfr Mt 18,7-10).”
Infine il Santo Padre ha espresso il suo apprezzamento per quest’Opera di recupero e reinserimento nella società dei giovani tossicodipendenti, “che ha come fondamento spirituale il carisma di San Francesco e la spiritualità del Movimento dei Focolari”: “ciò che più desta l’attenzione, e conferma la validità del lavoro, sono le conversioni, il ritrovamento di Dio e la partecipazione attiva alla vita della Chiesa. Non basta curare il corpo, bisogna ornare l’anima con i più preziosi doni divini acquisiti col Battesimo.” Al termine del suo discorso, Benedetto XVI ha voluto ringraziare tutti coloro che collaborano materialmente e spiritualmente per dare continuità all’Opera Sociale Nossa Senhora da Glória, ed ha chiesto alla comunità di pregare per la V Conferenza Generale dell’Episcopato dell’America Latina e dei Caraibi: “deponete le vostre preghiere, i sacrifici e le rinunzie sull’altare della Cappella, sicuri che, nel Santo Sacrificio dell’Altare, queste offerte saliranno al cieli come soave profumo al cospetto dell’Altissimo. Conto sul vostro aiuto”. (S.L.) (Agenzia Fides 14/5/2007; righe 34, parole 505)


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