AMERICA/PARAGUAY - Secondo i Vescovi del Paraguay la corruzione nel Governo aumenta la povertà nel paese, distogliendo risorse vitali destinare ai bambini, alle famiglie più povere, alle cure materne

martedì, 15 maggio 2007

Asunción (Agenzia Fides) - Secondo la Conferenza Episcopale Paraguayana (CEP), la corruzione governativa, sempre più in aumento, aggrava la povertà nel paese, oltre ad accrescere la violenza criminale. I Vescovi cattolici, nel comunicato intitolato “Por la vida y por la paz”, segnalano che la società paraguayana sta attraversando “una recrudescenza della violenza e dell’insicurezza, con rapine, sequestri, crimini violenti e corruzione, che evidenziano la persistenza del grave deterioramento del tessuto sociale e morale del paese, già denunciato dai Vescovi in diversi momenti della storia del paese”.
Nel documento, reso noto dall’ufficio stampa della CEP, la Chiesa Cattolica indica gli episodi di corruzione lamentati negli ultimi tempi: quelli collegati con il Ministero dell’Istruzione per quanto riguarda il programma di merenda scolastica e la distribuzione di materiali di studio; con il Ministero dell’Agricoltura riguardo al programma sul cotone; con il Ministero della Sanità per la distribuzione di kit per il parto. Tali episodi “oltre ad accrescere la sfiducia verso la gestione degli organismi pubblici, indignano e offendono la coscienza cittadina, poiché distolgono le risorse vitali per il presente e il futuro di migliaia di bambini, delle famiglie contadine più povere, e dall’adeguata attenzione alla salute materna”. “La corruzione è una violenza contro il paese e contro la sua gente, ma i responsabili non vengono ancora puniti” sottolinea il documento dei Vescovi. “Lo Stato ha l’obbligo di proteggere la vita e i beni dei cittadini nel massimo rispetto della dignità delle persone” sostiene la CEP. (AP) (15/5/2007 Agenzia Fides; Righe:27; Parole:313)


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