AFRICA/BURUNDI - ANCORA VIOLENZE IN BURUNDI. IL PROCESSO DI PACE È REALE O UNA FINZIONE?

mercoledì, 15 ottobre 2003

Bujumbura (Agenzia Fides)- “Ormai non ci stupiamo più delle violenze che accadono regolarmente ogni notte in città” dice all’Agenzia Fides un missionario da Bujumbura, capitale del Burundi, dove negli ultimi giorni sono rimaste uccise una decine di persone, in assalti notturni anche ad abitazioni private. “La città di giorno è relativamente tranquilla, ma di notte interi quartieri sono preda di bande armate, che entrano nelle case, uccidono gli abitanti e rubano tutto” dice la fonte dell’Agenzia Fides. “Possono essere guerriglieri, banditi, o soldati, poco importa: a rimetterci sono sempre i civili innocenti.”
La violenza non si ferma dunque nel piccolo paese del cuore dell’Africa, nonostante la firma degli accordi di pace, siglati l’8 ottobre a Pretoria (Sudafrica) dal Presidente burundese Domitien Ndayizeye e da Pierre Nkurunziza, leader del FDD (Forze per la Difesa della Democrazia), il principale gruppo di guerriglia del paese (vedi Fides 8 ottobre 2003, all’indirizzo http://www.fides.org/ita/news/2003/0310/08_1204.html). “La gente è sconsolata, dice di aver visto firmare tanti accordi di pace e poi vedere la guerra continuare” afferma il missionario. “Forse è ora che l’Europa che fornisce sostegno economico ai partiti burundesi coinvolti nel processo di pace, riveda la sua posizione; ci si può chiedere ad esempio se chi prende i soldi dall’Unione Europea, ha tutto l’interesse a perpetuare all’infinito i negoziati, in modo da continuare a ottenere i finanziamenti internazionali. Ci si può domandare chi sia il vero detentore del potere in Burundi. Il Presidente o le fazioni più estremiste dei militari?” conclude il missionario. (L.M.) (Agenzia Fides 15/10/2003 righe 23 parole 267)


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