ASIA/TERRA SANTA - Allarme delle Nazioni Unite in Terra Santa per l’emergenza bambini vittime della violenza dei conflitti

mercoledì, 2 maggio 2007

Gerusalemme (Agenzia Fides) - Mentre i leader mondiali lavorano per i processi di pace in Medio Oriente, i bambini nella regione lottano contro fame, paura e disperazione.
Sono loro a subire il peso maggiore dei conflitti in Medio Oriente, ha detto Radhika Coomaraswamy, rappresentante speciale delle Nazioni Unite per i bambini e i conflitti armati, dopo una visita di due giorni in Terra Santa.
“E’ un obbligo che la pace torni in Medio Oriente per il bene dei bambini”, ha detto denunciando lo stato d’animo di terrore e dalle condizioni riscontrate nei bambini che ha incontrato nella sua visita. L’ufficiale ha avuto un incontro anche con i responsabili d’Israele e Palestina, in cui ha chiesto loro di prendere provvedimenti concreti per migliorare la vita dei bambini. La rappresentante delle Nazioni Unite ha chiesto agli ufficiali di considerare la necessità di costruire un muro di sicurezza tra i territori d’Israele e quelli Palestinesi, inoltre ha fatto presente che la detenzione di un gran numero di bambini palestinesi, attualmente 398 sono in prigione, sta alimentando il ciclo di violenza.
Nel corso dell’incontro con i leader palestinesi, la Coomaraswamy ha espresso la sua preoccupazione riguardo all’uso dei bambini nella violenza politica.
Dalle stime ufficiali risulta che 400 bambini sono stati uccisi in Libano in conflitti recenti, e 124 bambini palestinesi sono stati uccisi nel 2006. In Israele, sono morti otto bambini, e secondo indagini recenti il 30 per cento dei bambini della zona settentrionale d’Israele è affetto da disordini mentali post-traumatici. (AP) (2/5/2007 Agenzia Fides; Righe:24; Parole:263)


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