VATICANO - I quattro “Atti” della vita di fede del cristiano - L’Atto di Carità (II)

giovedì, 12 aprile 2007

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Amare Dio con tutto il cuore e sopra ogni cosa. Un giorno, un dottore della legge interrogò Gesù per metterlo alla prova: “Maestro, qual è il più grande comandamento della Legge ?” (Matteo 22, 36). Gesù gli risponde: “Amerai il Signore Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti” (Matteo 22, 37-38).
Gesù riprende i comandamenti che Dio ha rivelato a Mosé perché il popolo li metta in pratica: “Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo (altra versione: ascolta Israele, è il Signore il nostro Dio, il Signore solo). Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per la via, quando ti coricherai e quando ti alzerai” (Deuteronomio 6, 4-7).
L’amore per Dio non è proposto come scelta, è un comandamento (nel senso in cui ci siamo riferiti a proposito dei comandamenti: cfr. Atto di Dolore, Agenzia Fides 23/3/2007). Questo amore che risponde all’Amore di Dio per il suo popolo, include il timore di Dio, l’obbligo di servirlo e l’osservanza dei suoi precetti. E Gesù, riprendendo questo testo, darà come più grande comandamento l’amore per Dio, un amore che si deve alleare al timore filiale, ed esclude il timore servile. E difatti San Giovanni precisa: “Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore… Noi amiamo, perché Egli ci ha amati per primo” (1 Lettera di Giovanni 4, 18a, 19).
Come amare Dio? Il Verbo di Dio fatto carne (cfr. Giovanni 1, 1, 14), ce lo dice, durante il suo discorso dopo la Cena: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti… Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui… Se uno mi ama osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Giovanni 14, 15, 21, 23).
Amare significa essere attenti all’amore sublime e delicato di Dio, che propone e non impone, al punto di chiederci il permesso di entrare in noi…: “Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Apocalisse 3, 20).
Amare Dio significa dunque spalancargli la porta e vivere in intimità con Lui. Ed è già, su questa terra, l’anticipazione della vita eterna: “Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo” (Giovanni 17, 3). (continua) (J.M.) (Agenzia Fides 12/4/2007, righe 32, parole 485)


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