ASIA/FILIPPINE - Ucciso da criminali comuni un missionario Verbita nel Nord delle Filippine

martedì, 3 aprile 2007

Manila (Agenzia Fides) - Si conferma la pista della criminalità comune e del banditismo per la morte del sacerdote cattolico indonesiano assassinato il 1° aprile nella provincia di Kalinga, nel Nord dell’isola di Luzon, una fra le maggior isole delle Filippine. Padre Franciskus Madhu, 30 anni, della Società del Verbo Divino, si apprestava a celebrare la Santa Messa della Domenica della Palme nella chiesa del villaggio di Labuagan, quando è stato avvicinato da quattro uomini, uno dei quali ha esploso sei colpi contro di lui, uccidendolo con un fucile da guerra M-16.
La polizia è sulle tracce dell’assassino, identificato come Nestor Wailan, un contadino di Lubuagan, e dei suoi complici. Secondo fonti di polizia, l’omicida, già ricercato per altri crimini, aveva minacciato il missionario poche ore prima dell’agguato. Sembra che la banda forse sotto gli effetti dell’alcool. Stando a queste informazioni, sparse e frammentarie, il movente dell’omicidio non sembra essere legato all’attività pastorale o missionaria del sacerdote, impegnato al servizio della comunità locale dal 2005. “L’omicida è un uomo con problemi personali, ricercato dalla polizia”, ha spiegato P. Antonio Pernia, Superiore Generale dei Missionari Verbiti.
P. Franciskus era nato nel 1976. Ha emesso i voti perpetui nella Società del Verbo Divino nel 2003 ed è stato ordinato sacerdote nel 2004. Era in servizio presso la stazione missionaria di Lubuagan, nella provincia montuosa di Kalinga. I suoi parrocchiani e confratelli lo ricordano come una persona gentile, sempre disponibile e solidale con le necessità del prossimo, attivo e loquace. (PA) (Agenzia Fides 3/4/2007 parole 25 righe 254)


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