AMERICA/COLOMBIA - Ospedali mobili in soccorso alla popolazione indigena colpita da una grave carestia

martedì, 3 aprile 2007

Bogotá (Agenzia Fides) - Un "ospedale mobile" della Forza Aerea Colombiana (FAC) è stato inviato da Bogotá al dipartimento del Chocó, nella parte nord orientale del paese, per assistere la popolazione indigena denutrita, dove sono già morti per fame dodici bambini dall’inizio dell’anno.
A dare l’allarme di questa grave situazione era stata nei giorni scorsi la Chiesa cattolica locale (vedi Fides 29/3/2007).
L’ospedale appartiene alla FAC, è di secondo livello, ed è abilitato per effettuare interventi chirurgici, dispone di un laboratorio clinico e di una Unità per le Terapie Intensive (UCI) con otto letti. I medici che se ne occupano sono quattro, tra questi un chirurgo, e quattro infermieri.
Inizialmente si fermerà a Quibdó per circa due mesi. Alcune fonti del Segretariato per la Pastorale Sociale della Diocesi della località di Apartadó, nel vicino dipartimento di Antioquia, hanno segnalato che i bambini morti appartenevano alle comunità del popolo aborigeno degli Emberá Chamí presenti in sei villaggi della regione.
Secondo i rapporti ottenuti dalla Chiesa, la crisi è concentrata nei villaggi di Unión Chigorodó, Mamey Dipurdu, Peñas Blancas e Barranco, come pure in località della zona rurale di Riosucio, circa 600 chilometri a nord ovest di Bogotá.
La situazione di questo territorio, con la morte dei bambini, ha causato grande commozione in Colombia al punto che il procuratore generale, Edgardo Maya, ha chiesto al Presidente della Repubblica, Álvaro Uribe Vélez, di occuparsi personalmente della. (AP) (3/4/2007 Agenzia Fides; Righe:23; Parole:251)


Condividi: